Economia

Agroalimentare: diminuiscono
le imprese, crescono gli addetti

Tra 2016 e 2021 sono sparite 445 aziende dell'agroalimentare in provincia di Cremona, un calo del 10,2%. Nel solo anno 2021 il saldo si è confermato negativo: -1,5% di imprese nell'arco dei 12 mesi. Ma per contro nell'ultimo anno il numero di addetti è cresciuto del 9,1%, pari a circa 1.123 persone in più.

Con 3.927 imprese attive e 13.455 addetti, la provincia di Cremona si colloca sopra la media regionale per quanto riguarda la consistenza delle aziende del settore agroalimentare, che comprende i sottosettori delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, quello della pesca e dell’acquacoltura, le industrie alimentari e le industrie delle bevande.
Mentre la media regionale delle imprese agroalimentari è del 6% sul totale di quelle attive, a Cremona si attesta al 15,1%; per quanto riguarda gli addetti, la percentuale regionale è del 4,1%, quella cremonese è del 12%: la nostra provincia e quella mantovana sono le uniche oltre il 10% in Lombardia.

Il dati sono quelli dell’ultimo report aggiornato al 31/12/2021 pubblicato in questi giorni dalla Camera di Commercio di Como-Lecco.

L’andamento nel periodo 2016 – 2021
A livello italiano si è verificato un calo delle aziende del comparto agroalimentare di quasi 27.000 unità (-3,3%). In termini percentuali, la diminuzione della Lombardia è stata ancor più significativa (-7%, con oltre 3.600 imprese in meno). In provincia di Cremona il calo è stato più consistente: 445 aziende in meno, -10,2%. Nel solo anno 2021 il saldo si è confermato negativo: -1,5% di imprese nell’arco dei 12 mesi.

Per contro il 2021 ha visto una forte crescita nel numero di addetti, aumentati in un solo anno del 9,1% (il 2,8% dell’intera Lombardia), quasi il triplo della media Lombarda (3,6%). I territori con le performance migliori sono Milano, Cremona e Bergamo (rispettivamente +1.339, +1.123 e +848 addetti: +3,6%, +9,1% e +6%).

L’export
Rispetto al 2020 nel 2021 le esportazioni agroalimentari in provincia di Cremona sono cresciute del 9,9%, per un valore di 65,6 milioni, un valore inferiore alla media regionale, +11,3%.
Rispetto al 2019, Cremona risulta tra le province che hanno recuperato gli effetti della pandemia, (+9,1% di esportazioni), ma al di sotto delle performances di Mantova (+25,6%), Milano (+26,2%) e comunque sotto la media regionale (+14%).

Le importazioni
Per contro la provincia di Cremona è tra quelle che hanno incrementato l’importazione di prodotti agroalimentari dall’estero, rispetto alla media regionale: quasi il 17% in più nel 2021 rispetto all’anno precedente, contro l’11,1% della media.

La dinamica vale un po’ per tutte le province, tranne Monza Brianza e Lecco che invece hanno diminuito l’import agroalimentare.

Ancora più evidente la tendenza alla crescita delle importazioni se si raffronta l’ultimo anno con il 2019: la provincia di Cremona è quella che ha registrato l’aumento più significativo in termini percentuali di tutta la Lombardia: +32,8% (oltre 144 milioni), contro il +7,5% lombardo.

gbiagi

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