Castelponzone, è fiorito
un'altra volta il Borgo in fiore

E’ fiorito un’altra volta il borgo. E non è stato solo merito dei fiori, anello di congiunzione tra tutte le attività di una bella giornata nel borgo di Castelponzone. Non è stato solo merito di chi ha animato questo piccolo scrigno di pianura con le sue opere d’ingegno (artigianato, gastronomia, musica e quant’altro). Non è stato neppure solo merito della gente, davvero tanta, che ha fatto piccoli acquisti, ha consumato un pasto o un aperitivo, ha camminato lenta tra le vie del centro osservando tutte le piccole note di colore sparse qua è là. Non è stato neppure solo merito delle Castelline – che per inciso adoriamo – e del loro spirito indomito, sempre impegnato a tessere trame d’iniziative tese a rianimare il borgo.

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Castelponzone è fiorito un’altra volta per una magia intrinseca che possiede, una magia ancestrale, malinconica, potente, infinitamente semplice eppur così complessa nelle sue vicissitudini. C’è già, una primavera che trasuda dalle pietre, dai comignoli, dalle vecchie strutture sinanche da quelle che giacciono ancora in stato d’abbandono. C’è una poesia delle cose, che esiste a prescindere, che fa parte dell’essenza stessa del borgo. Di un borgo dall’infinita bellezza. Borgo in fiore ha funzionato. Come sempre accade. E’ fiorito un altra volta il borgo, che ha fiori perenni oltre a quelli estemporanei: i fiori sempiterni di linee, sensazioni ed equilibri dei quali non ci si può che innamorare.

N.C. (Foto Alessandro Osti e Paolo Panni, Eremita del Po)