Società

Lino Corradi e La Casa ai piedi
dell'argine: una bellissima storia

La Casa ai piedi dell'argine è una piccola perla che siamo ben felici di pubblicare. Lo avremmo voluto fare quando Lino era ancora in vita, per dargli la soddisfazione, ma quando decidemmo di farlo, Lino stava troppo male per potersela godere almeno un poco

A distanza di circa tre mesi dalla scomparsa di Lino Corradi il ricordo vivissimo di lui lo esprimiamo come crediamo gli avrebbe fatto piacere. La moglie Carla Paola, prestandoci l’unico scritto in suo possesso, ci ha gentilmente permesso di leggere il seguito di un suo racconto La Casa ai Piedi dell’Argine, che Lino aveva iniziato a postare su Facebook, un capitolo per volta. Si tratta di un racconto dolce e delicato, che attraverso la casa dei nonni, sita ai piedi dell’argine della bassa parmense, traccia un quadro romantico e bucolico dei tempi andati di guareschiana memoria, uno scatto nitido di com’era la vita dei nostri nonni, delle fatiche e di quell’umanità ormai pressoché scomparsa. Questo piccolo capolavoro lo proponiamo qui in PDF per chi volesse gustarlo. Non siamo riusciti a rintracciare il file originale per proporlo con caratteri diversi, ma davvero poco importa. Anzi, forse è ancor più importante così: così lo aveva concepito lui, capitoli di diversa lunghezza e inalterata intensità. Per chi vuole, questa è la testimonianza di quanto Lino Corradi, carattere introverso ma anima gigantesca, fine studioso del passato tanto da rimanerne sempre affascinato, poco incline all’apparire poiché interessato alla sostanza delle cose.

La Casa ai piedi dell’argine è una piccola perla che siamo ben felici di pubblicare. Lo avremmo voluto fare quando Lino era ancora in vita, per dargli la soddisfazione, ma quando decidemmo di farlo, Lino stava troppo male per potersela godere almeno un poco. L’unico dispiacere che abbiamo è questo: riprendere in mano la sua voce quando è già calato il silenzio. Ma forse anche questo ha un senso: Lino, in queste parole, è vivo, vivissimo. E noi gli siamo infinitamente grati, e debitori di tanta bellezza, di tanta anima concentrata nelle parole.

Lino era un uomo di cultura versato soprattutto nelle materie umanistiche, amava la storia ed era appassionato di archeologia. Quando frequentava l’Università a Bologna si iscrisse a corsi di archeologia e si fece particolarmente apprezzare da una docente, Adriana Soffredi, che grazie a lui, si interessò alle ricerche archeologiche che l’allora “Gruppo Archeologico”, composto da un bel numero di appassionati di casa nostra, svolgeva nelle campagne circostanti. Lino fu il tramite di alcuni interessanti incontri tra i componenti del gruppo e la Professoressa Soffredi, la quale più volte venne qui per condividere con loro lavoro e passione. Nutriva interesse anche per la storia, in special modo quella locale su cui aveva condotto parecchie ricerche raccolte in un fascicolo corposo; gli piaceva scrivere di vari argomenti, e nei suoi scritti riversava la sua vasta cultura. Questo racconto ci parla di lui, del suo sapere e della sua anima. Grazie Lino.

(PS: Il file è di 15 mb. Per scaricarlo vi occorrerà un po’ di tempo ma ne sarà valsa la pena)

Giovanna Anversa – Nazzareno Condina

LA CASA AI PIEDI DELL’ARGINE

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