25 aprile a Gussola, garofani
rossi per ognuno dei 13 martiri
Ha parlato a braccio Stefano Belli Franzini durante la commemorazione del 25 aprile. Ricordando di quanto noi si sia fortunati a poter godere di tutte le libertà che abbiamo e ricordando dove queste libertà non sono possibili. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL VIDEO
Un pensiero, profondamente sentito da padre, a tutti i bambini che stanno soffrendo per i deliri d’onnipotenza degli adulti. Un chiaro riferimento a quello che succede in Ucraina. Ha parlato a braccio Stefano Belli Franzini durante la commemorazione del 25 aprile. Ricordando di quanto noi si sia fortunati a poter godere di tutte le libertà che abbiamo e ricordando dove queste libertà non sono possibili. Il 25 aprile – ha sempre rimarcato il sindaco – non ha e non deve avere un colore politico perchè è la festa delle libertà di tutti. Un appuntamento sempre molto sentito da queste parti. Gussola ha pagato un prezzo alto per la libertà di tutti. 13 i martiri ricordati dai cippi che sono stati raggiunti questa mattina dai bambini. Per ognuno un garofano (simbolo della lotta partigiana) e la lettura di un articolo della Costituzione, quella Costituzione nata grazie anche al sacrificio di tutti quei ragazzi spentisi durante la lotta contro il regime nazifascista.
QUI SOTTO IL VIDEO DEL CORO DEI GIORNI CANTATI
Nelle ultime tappe, al Cimitero, dove una lapide ricorda tutti i caduti della resistenza, e in piazza Comaschi il coro de I Giorni Cantati ha intonato canti partigiani. In piazza l’intervento del sindaco, del professor Stefano Prandini in rappresentanza dell’ANPI, delle insegnanti Bacchi e Baruffaldi e ancora dei ragazzi del Dedalo che hanno letto ancora articoli della Costituzione. La Santa Messa celebrata da don Umberto Leoni e la corona ai caduti. In piazza erano presenti numerosi cittadini, la Protezione Civile di Gussola, rappresentanti delle associazioni locali e l’intera Amministrazione Comunale.
N.C. (grazie a Jessica Lazzarini per l’aiuto)