Cronaca

Parco via Italia, maggio, chiamata
all'appello: il 21 restyling popolare

Un'operazione dal basso, fatta da cittadini e genitori. Si spera tanti, animati dalla volontà di fare qualcosa per la città. Che poi, a ben pensarci è al contempo fare qualcosa per gli altri e per se stessi. Appuntamento dunque al 21 maggio, al parco di via Italia per chi può e chi vuole: tutti sono benvenuti. Ammesso che, almeno un poco, vogliano darci dentro

L’appuntamento è per il 21 maggio, e sarà un sabato mattina speciale. L’ennesimo, al parco di via Italia, di passione, di lavoro, di energia e di coraggio. Sì, coraggio, non è un termine azzardato perché ce ne vuole davvero tanto a rialzarsi e a riorganizzarsi ogni volta che qualcuno decide di esportare il caos in un’oasi di pace a pochi passi dal centro. Sarebbe più facile, in verità, voltarsi dall’altra parte e sbattersene le biglie. Ma qui, tra via Italia, via Giordano Bruno, via Baldesio e il West di sbattersene non ne hanno proprio idea. La lezione è sempre la stessa. Il degrado porta altro degrado e lasciare andare le cose è il primo passo verso la rovina. Non mollano. Mastro Daniele Fortunati e il supervisor Giancarlo Simoni hanno fissato il 21 maggio per un’operazione straordinaria di sistemazione del parco. L’entità dei lavori (ce ne sono un po’ da fare, in verità) dipenderà dalla partecipazione, da chi risponderà all’appello. Mamme, papà desiderosi di un po’ di sano sudore, cittadini con la voglia di sentirsi utili, giovani avanguardisti. C’è il villaggio degli elfi da sistemare e ripulire, ci sono alcune giostrine malmesse che vanno messe a posto e pitturate. Ci sono le panchine da sistemare, quelle distrutte da ragazzini senza famiglia (o con famiglie che se ne fregano altamente, la cosa non cambia), ci sono le aiuole delle api da rimettere in sesto dopo che le piantine messe a dimora sono state rubate pressoché tutte (e in questo caso non sono stati i ragazzini, ma qualcuno che ragazzino o ragazzina non lo è più già da un po’) e quelle rimaste sono pressoché tutte morte. Insomma, qualche lavoro da fare c’è. Basterebbero una quindicina di persone in una mattina per sistemare tutto, venti sarebbe un sogno, e porterebbe a un certo grado di commozione nei presenti, qualcuno già di suo debole di cuore. Mastro Fortunati ci sa fare, è un ragazzetto in gamba, e Simoni quel parco lo sta curando da anni, spesso in silenzio e senza far rumore (ebbene sì, difficile immaginarselo, ma sul muro della centrale elettrica è intervenuto così tante volte con pittura e pennello per cancellare i graffiti dei soliti imbecilli che li ha presi per stanchezza, e senza dire niente a nessuno). Un’operazione dal basso, fatta da cittadini e genitori. Si spera tanti, animati dalla volontà di fare qualcosa per la città. Che poi, a ben pensarci è al contempo fare qualcosa per gli altri e per se stessi. Appuntamento dunque al 21 maggio, al parco di via Italia per chi può e chi vuole: tutti sono benvenuti. Ammesso che, almeno un poco, vogliano darci dentro.

Nazzareno Condina

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