PalaFarina "a un passo": dalle schermaglie
in consiglio ecco costi e tempi
La prossima settimana verrà collaudato l’ascensore, mentre sono stati completati i collaudi antincendio, dell’acustica e dell’elettricità. Ora manca solo quello relativo alla parte statica. Le spese, stimate in 2 milioni 745mila euro nel 2019, sono in totale di 3 milioni 173mila euro, l’11% in più. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
L’atteso consiglio comunale aperto in Auditorum Gardinazzi a Viadana sul PalaFarina venerdì sera è parso a molti un incontro di boxe. Presenti in buon numero i cittadini e le società sportive, la sfida è stata tra la maggioranza che ha difeso le scelte proprie e della precedente amministrazione del compianto Giovanni Cavatorta, fratello dell’attuale sindaco Nicola, e le varie minoranze.
Il dato più interessante, ossia oggettivo, è giunto da Gianluca Ferrari, l’ingegnere responsabile dei lavori. “Al momento abbiamo completato gradinate e arredi, abbiamo montato i seggiolini, manca il montaggio dei marmi e dei gradini e l’aggancio esterno all’illuminazione pubblica. La prossima settimana verrà collaudato l’ascensore, mentre sono stati completati i collaudi antincendio, dell’acustica e dell’elettricità. Ora manca solo quello relativo alla parte statica. Le spese, stimate in 2 milioni 745mila euro nel 2019, sono in totale di 3 milioni 173mila euro, l’11% in più”.
Per la minoranza Adriano Saccani e Fabrizia Zaffanella hanno parlato di “un susseguirsi di scadenze non rispettate imbarazzanti e di cronoprogrammi che smentivano i precedenti”, facendo una vera e propria cronistoria. L’ultimo accordo parlava di inaugurazione per il 31 marzo 2022 (ricordiamo che il palazzetto schiantò al suolo l’8 febbraio 2015) e prevedeva per il 30 giugno 2022 la rendicontazione da inviare in Regione per ottenere la seconda tranche dei 400mila euro pattuiti.
La consigliera Cristina Torricelli ha parlato di “una pezza mal messa” e accusato di scarsa trasparenza, mentre Benedetta Boni ha parlato di un consiglio che ha dato giustificazioni ma non risposte alla cittadinanza, e nessuna data certa. Per la maggioranza la difesa è stata di Donatella Panizzi e di Massimo Piccinini, ex assessore allo sport, che hanno parlato della “felice intuizione” di Giovanni Cavatorta di rendere una semplice palestra, in fase di ristrutturazione, un vero e proprio palazzetto, con lievitazione dei costi e dei tempi, “ma ora il bicchiere è pieno e soprattutto abbiamo un palazzetto a norma di legge” hanno sottolineato Piccinini e Panizzi.
L’attuale assessore ai Lavori Pubblici Ivan Gualerzi ha invece evidenziato come “con una spesa da 1.6 milioni di euro a bilancio il comune diventerà a breve proprietario di una struttura da quasi 3.5 milioni di euro. E aspettiamo i rimborsi del 65% per quanto concerne i 600mila euro di investimenti in tecnologia di ultima generazione”.
Giovanni Gardani (foto e video Alessandro Osti)