I redditi dei Cremonesi in crescita
nell'anno della pandemia
Il comune con il reddito più alto a livello provinciale è Crema, con 25.987,40 euro, mentre quello con l’imponibile pro capite peggiore è Torricella del Pizzo, 16.319.61 euro.
Si può chiamare di nuovo effetto covid ma non a livello locale. Il dato nazionale è il primo a segnare il trend: il reddito dichiarato dagli italiani nel 2020 anno della pandemia è sceso a 865,1 miliardi di euro, bruciando oltre 19 miliardi, con un valore medio sceso a 21 580 euro, erano 21800 nel 2019.
La regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.330 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.770 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (15.630 euro).
È l’immagine che emerge dall’analisi del ministero dell’Economia e delle Finanze, che ieri ha diffuso i dati su 730 e dichiarazioni iva presentate lo scorso anno riferite al 2020. La situazione, tuttavia, va in controtendenza sul nostro territorio. In media il reddito imponibile in provincia di Cremona, considerati i 262.741 contribuenti conteggiati, è stato di 22.534 euro contro i 21.615 euro dell’anno precedente.
Il comune con il reddito più alto a livello provinciale è Crema, con 25.987,40 euro, mentre quello con l’imponibile pro capite peggiore è Torricella del Pizzo, 16.319.61 euro.
In generale, a livello nazionale, analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo si osserva che circa il 27%, che dichiara circa il 4% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 70.000 euro si posiziona circa il 70% dei contribuenti, che dichiara il 67% dell’Irpef totale, mentre solo circa il 4% dei contribuenti dichiara più di 70.000 euro, versando il 29% dell’Irpef totale.
Michela Cotelli