Piadena Drizzona, minoranza accusa:
"Il comune svende alcuni beni"
"Quindi dopo aver privatizzato i servizi come mensa, asilo nido, trasporto scolastico, cimiteri, ora intendono vendere a privati anche gli immobili ma quindi esattamente cosa ci stanno a fare degli amministratori se poi non rimane più niente da amministrare?".
Polemica a Piadena Drizzona da parte della minoranza per la decisione del comune e dell’amministrazione Priori di alienare alcuni beni.
“La Giunta Comunale con la delibera del 11/4/2022 (unico assente alla seduta l’assessore Di Cesare) ha deciso di far stimare alcuni immobili di proprietà comunale in quanto la Giunta Priori ritiene che “tra gli immobili di proprietà del Comune ne esistano alcuni che, col passare del tempo, non rivestono più alcuna o significativa utilità (pur comportando spesso rilevanti spese di manutenzione) e potrebbero esse maggiormente valorizzati concedendoli a privati”. Queste proprietà sono un terreno in località Piadena; un terreno in località Drizzona; le scuole di Castelfranco d’Oglio; le scuole di Drizzona; l’ex Cinema Italia; la caserma dei Carabinieri”.
“Questa amministrazione – scrivono i consiglieri Andrea Volpi, Andrea Cantoni, Ivana Cavazzini e Nicola Ricci – ha intenzione di far valutare le proprietà sopracitate per poi venderle a privati così da sbarazzarsi di questi ormai inutili pesi. Quindi dopo aver privatizzato i servizi come mensa, asilo nido, trasporto scolastico, cimiteri, ora intendono vendere a privati anche gli immobili ma quindi esattamente cosa ci stanno a fare degli amministratori se poi non rimane più niente da amministrare? A questo punto perché non dare in mano a privati anche il Municipio. Noi crediamo che questa politica dell’esternalizzazione selvaggia sia estremamente sbagliata (fino ad ora la privatizzazione dei servizi ha prodotto magri risultati) ed è solamente figlia di una completa assenza di progettazione e visione a lungo periodo e non avendo la minima idea di cosa fare, la maggioranza guidata dal Sindaco Priori, decide di sbarazzarsi delle varie realtà pubbliche vendendo tutto ai privati”.
“E i componenti della maggioranza, oltre agli assessori della Giunta che già si sono espressi, sono d’accordo – si chiede la minoranza – con questa possibile “svendita” del patrimonio pubblico? Che invece dovrebbe e potrebbe tramutarsi in possibilità per accogliere spazi dedicati alla socialità, ad attività culturali e ricreative. E poi, è la strada corretta da seguire da parte di una amministrazione pubblica? Noi pensiamo di no”.
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