Torre de' Picenardi, un augurio
speciale, un augurio di solidarietà
Non è stata una Pasqua di Pace e neppure una Pasqua serena. Ma la speranza è che lo possa essere la prossima e che quei bimbi e quelle mamme possano tornarsene presto a casa loro e che i comuni e le persone possano tornare a pensare di costruire un futuro migliore. Un futuro di pace
Ha voluto fare gli auguri di Pasqua a tutti i suoi concittadini e a gli amici dei social. E li ha fatti in maniera speciale, partendo proprio dai nuovi ospiti che il comune di Torre Picenardi accoglie tra i suoi cittadini. Ospiti speciali, in fuga dalla guerra e accolti a braccia aperte. Sono 13 quelli che dimorano nel comune. Donne e bambini, senza più una patria sicura dove stare. Sono auguri speciali, tra i tanti di tanti sindaci, ognuno col proprio impegno, ognuno con la propria fatica, ognuno con la propria preoccupazione per il proprio territorio e per quello che succede, neppure a troppa distanza dove a volare non sono le colombe, ma le bombe. Dopo due anni di pandemia, ora la guerra.
“Buona Pasqua – scive Mario Bazzani, primo cittadino di Torre De Picenardi – con gli auguri dei nostri bimbi della scuola dell’infanzia. Un augurio di pace ai nostri ospiti con la speranza che possano tornare presto alle loro case. Nella foto alcuni dei 13 profughi ospitati nel nostro territorio, tra cui il più piccolo, con don Claudio e volontari. Un grazie di cuore a tutti i torrigiani che con grande generosità si stanno facendo carico della loro ospitalità“.
Non è stata una Pasqua di Pace e neppure una Pasqua serena. Ma la speranza è che lo possa essere la prossima e che quei bimbi e quelle mamme possano tornarsene presto a casa loro e che i comuni e le persone possano tornare a pensare di costruire un futuro migliore. Un futuro di pace.
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