Agroalimentare, 1,6 milioni per
promuovere prodotti di qualità
Il bando era rivolto a consorzi o associazioni di prodotti biologici, Consorzi di tutela dei prodotti e dei vini DOP e IGP, Associazione di produttori di ‘Sistema di Qualità Nazionale zootecnica’.
Silter, Grana Padano, Taleggio, Melone mantovano, Strachitunt, Provolone valpadana, salame Cacciatore, ma anche vini di Franciacorta e del Lugana, oltre all’associazione dei Consorzi dei vini lombardi. La Regione Lombardia ha stanziato, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, 1,6 milioni di euro dedicati a progetti di informazione e promozione di questi prodotti e produzioni, tutelate da sistemi di qualità riconosciuti a livello comunitario o nazionale. Il bando era rivolto a consorzi o associazioni di prodotti biologici, Consorzi di tutela dei prodotti e dei vini DOP e IGP, Associazione di produttori di ‘Sistema di Qualità Nazionale zootecnica’.
“Cibi e vini a indicazione geografica – ha ricordato Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – generano per la Lombardia un impatto economico da 2 miliardi di euro all’anno. In un’epoca di forti cambiamenti di consumo, di rincari delle materie prime e di incertezza internazionale diventa fondamentale comunicare in maniera efficace la qualità e la sicurezza alimentare dei nostri prodotti. Un valore aggiunto riconosciuto nel mondo, sul quale dobbiamo puntare anche per garantire redditività alle aziende agricole e a tutti gli attori della filiera”.
Con questo intervento sono finanziate iniziative finalizzate a migliorare la conoscenza dei regimi di qualità, delle caratteristiche dei processi produttivi, delle tecniche agricole, delle proprietà qualitative, nutrizionali, organolettiche e di legame con il territorio dei prodotti; inoltre, attività promozionali legate all’immagine e alla commercializzazione dei prodotti, oltre alla partecipazione a manifestazioni, fiere, eventi ed esposizioni.
“Dobbiamo difendere i nostri prodotti da una certa visione ideologica anti-impresa – ha rilevato Rolfi – che purtroppo trova sponda a Bruxelles. A volte dalla commissione europea arrivano proposte fuori da ogni logica che mirano a danneggiare l’agricoltura e la zootecnia italiane in favore dei modelli produttivi del Nord Europa. Penalizzare i nostri allevamenti e le nostre aziende agricole significa danneggiare la produzione delle nostre grandi Dop e, quindi, la nostra economia. Per questo la Regione Lombardia si metterà sempre in posizione critica, nell’ottica di tutelare il lavoro del settore agroalimentare. A riguardo, esprimiamo anche forte preoccupazione per la riforma della normativa sulle indicazioni di origine promossa dall’Europa”.
Queste le risorse stanziate nel dettaglio
Consorzio per la tutela del formaggio Silter 45.583,64 euro
Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano 237.854 euro
Ati capofila Consorzio tutela Taleggio 200.000 euro
As.Co.Vi.Lo – Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi 255.220 euro
Consorzio per la tutela del Franciacorta 264.382,50 euro
Consorzio tutela Strachitunt Valtaleggio 61.650 euro
Consorzio tutela Provolone Valpadana 35.000 euro
Consorzio volontario di tutela dei vini Lugana D.O.C. 109.916,10 euro
Consorzio di tutela del Melone Mantovano Igp 275.380 euro
Consorzio tutela Valcalepio 64.461,95 euro
Consorzio Cacciatore italiano 109.259,80 euro
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