Imprese e caro energia, Panguaneta:
monitorare e ottimizzare i consumi

La crisi tra Russia e Ucraina ha rimesso al centro la questione energetica, mostrando come a livello nazionale e internazionale siano delicati gli equilibri per garantire l’approvvigionamento energetico. Anche per le PMI manifatturiere italiane si tratta di un tema prioritario: il caro energia è un tema dal quale partire per un’analisi di come le imprese approcciano il monitoraggio e l’eventuale riduzione dei consumi, con scelte che siano realmente sostenibili per il business e per l’ambiente.

Panguaneta utilizza una centrale termica all’avanguardia che ha reso il suo ciclo produttivo energeticamente autosufficiente e riserva ulteriori e virtuose potenzialità, grazie alla possibilità di recuperare altra energia verde dal vapore residuo.

“Tante imprese italiane hanno già nel loro DNA l’attenzione ai consumi e a rendere più lieve il loro impatto sul territorio – afferma Mauro Azzi AD di Panguaneta. L’attuale situazione geo politica è un elemento certamente destabilizzante e problematico; siamo convinti che le aziende che stanno già investendo nella ottimizzazione dei consumi energetici e nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento potranno rispondere con più efficacia alla difficoltà di questa congiuntura. Nel nostro primo Bilancio di Sostenibilità abbiamo certificato come il 90% dell’energia termica per il processo produttivo provenga da fonti rinnovabili: continueremo a investire in questa direzione e abbiamo allo studio un piano per l’energia elettrica.”.

Nel suo primo Bilancio di Sostenibilità Panguaneta ha rendicontato inoltre la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (tonnellate di CO2 eq) – certificate tramite il calcolo della propria Carbon Footprint – ed è impegnata nella riduzione dei consumi idrici per m3 di prodotto tramite scelte strategiche a breve e a lungo termine.

QUI IL BILANCIO di Sostenibilità 2020 Panguaneta, certificato da DNV: LINK

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