Cronaca

Truffe, riciclaggio e covid:
cresce la criminalità finanziaria

L’incidenza del comparto finanziario non bancario si è portata così dal 26,0 al 33,4 per cento. Nel comparto non finanziario gli incrementi più significativi riguardano i prestatori di servizi di gioco, i notai e i soggetti che svolgono attività di custodia e trasporto valori.

Cresce la criminalità finanziaria sul nostro territorio, così come in Lombardia e nel resto d’Italia: il dato è quello pubblicato dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, secondo cui nel territorio cremonese le segnalazioni per operazioni sospette fatte nel 2021 sono state 418, contro le 307 del 2020.

La pandemia, in questo senso, ha aperto nuovi varchi per questo tipo di delinquenza: tra l’inizio della pandemia e la fine del 2021 in Lombardia sono state segnalate 945 operazioni economiche sospette legate in qualche maniera all’emergenza.

Tra le segnalazioni analizzate, quelle riportabili ad anomalie legate al Covid-19 costituiscono nel semestre il 4,6 per cento del totale; questa tipologia di segnalazione è progressivamente aumentata dall’inizio dell’emergenza epidemiologica registrando il maggior contributo proprio nel secondo semestre del 2021.

Complessivamente, ne secondo semestre del 2021 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha ricevuto 69.401 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento rispetto a quelle pervenute nel periodo corrispondente del 2020 (+15,2 per cento), che completano un anno di crescita importante. Nell’intero 2021 le segnalazioni sono state 139.524, il 23,3 per cento in più rispetto al 2020.

La quasi totalità (oltre il 99 per cento) delle segnalazioni ha riguardato sospetti di riciclaggio; solo 243 sono state motivate da ipotesi di finanziamento del terrorismo e 3 da operatività potenzialmente connesse a programmi di proliferazione delle armi di distruzione di massa.

L’incidenza del comparto finanziario non bancario si è portata così dal 26,0 al 33,4 per cento. Nel comparto non finanziario gli incrementi più significativi riguardano i prestatori di servizi di gioco, i notai e i soggetti che svolgono attività di custodia e trasporto valori.

Sotto il profilo della ripartizione territoriale i maggiori incrementi in termini assoluti si registrano in Lombardia (da 10.402 del secondo semestre 2020 a 12.752 di quello in esame), nel Veneto (da 4.102 a 5.265), nel Lazio (da 7.574 a 8.400), in Piemonte (da 3.569 a 4.085), in Toscana (da 3.587 a 4.064) e in Trentino-Alto Adige (da 899 a 1.289).

Laura Bosio

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