Cronaca

Ergastolo per Patrick Mallardo:
arrivata la sentenza di primo grado

Gli avvocati della difesa Raffaella Santoro e Francesco Savastano hanno già preannunciato ricorso, dunque in secondo grado in Corte d’Assise d’Appello si andrà a Bologna, ma adesso si attendono le motivazioni della sentenza che saranno rese note entro 40 giorni. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Condanna all’ergastolo anche se senza isolamento diurno. E colpevolezza per tutti i capi d’imputazione a esclusione di quello per maltrattamenti e per la simulazione di reato. Questa la sentenza di primo grado emessa ai danni di Patrick Mallardo dal processo dell’omicidio di Daniele Tanzi, nella mattinata di lunedì dalla Corte d’Assise di Parma, presieduta dal giudice Alessandro Conti.

La Corte ha dunque accolto quasi totalmente la richiesta del pm Fabrizio Pensa, che aveva chiesto l’ergastolo per Mallardo, pur non riconoscendo la premeditazione dell’omicidio. L’unico sconto riguarda l’isolamento diurno per un anno, che era stato richiesto ma non verrà applicato.

Gli avvocati della difesa Raffaella Santoro e Francesco Savastano hanno già preannunciato ricorso, dunque in secondo grado in Corte d’Assise d’Appello si andrà a Bologna, ma adesso si attendono le motivazioni della sentenza che saranno rese note entro 40 giorni. La conferma arriva da Alex Silvestri, avvocato di Maria Teresa Dromì, la ragazza di Tanzi ed ex del Mallardo, che la notte tra il 4 e il 5 maggio ha assistito al delitto, con il giovane di Casalmaggiore straziato da 33 coltellate. “La mia assistita ha ottenuto 2mila euro di provvisionale, mentre 500 euro saranno riconosciuto alla onlus Gens Nova, che si è costituita parte civile”.

Una provvisionale molto più importante è stata invece stabilita per la famiglia di Daniele. Mallardo dovrà pagare 300mila per il papà Antonio Tanzi e altri 300mila per la mamma Antonietta Recchia e, in aggiunta, 170mila euro per ciascuno dei due fratelli minori di Daniele. La famiglia Tanzi era assistita dagli avvocati Francesco Mattioli e Karima Tassa.

Giovanni Gardani

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