Salute

Ospedale Oglio Po, buone notizie:
riprende la degenza pediatrica

Cavalli sottolinea l’importanza di possedere una rete sanitaria e ospedaliera “fatta in casa”, tra Cremona e l’Oglio Po: «La conformazione del territorio provinciale esige una distribuzione dei servizi in un’ottica di collaborazione tra i due presidi dell’Asst: Cremona ha un polo ospedaliero maggioritario, ma può contare sulla presenza del presidio di Oglio Po per offrire alla cittadinanza un primo punto di appoggio e presa in carico»

Buone notizie per l’Ospedale Oglio Po: da questa mattina la pediatria riprende l’attività di degenza pediatrica. Per necessita organizzative correlate alla gestione dell’emergenza sanitaria da covid 19, da 11 mesi l’attività pediatrica all’Oglio Po era prettamente ambulatoriale. Da lunedì 4 aprile riparte a pieno regime l’attività di degenza, con dieci posti letto e tre dedicati all’osservazione breve, offrendo attività di consulenza 24 ore su 24.

Con la riorganizzazione dell’attività di supporto sanitario, la pediatria dell’Oglio Po può contare sulla disponibilità di sei medici pediatri, presenti a rotazione e affiancati da un pool di otto infermieri (due per turno sulle 24 ore, con la copertura degli orari d’ufficio giornalieri).  Claudio Cavalli, direttore della Pediatria aziendale dell’Asst Cremona, fa il punto sui servizi offerti presso il presidio casalasco, frutto dell’integrazione di competenze e specialità condivise tra il presidio cremonese e quello casalasco.

DIAGNOSTICA E URGENZA – Per quanto riguarda la diagnostica, l’attività ambulatoriale pediatrica d’urgenza è rivolta ai bambini indirizzati all’ospedale dai pediatri o accompagnati direttamente da un familiare. «In questo caso – spiega Cavalli – i problemi affrontati sono per lo più disturbi respiratori e gastrointestinali». Oltre all’attività chirurgica d’urgenza – principalmente interventi di appendicite – quella programmata riguarda interventi di correzione chirurgica ortopedica e gestione traumatologica, possibile grazie alla collaborazione con l’U.O. di Ortopedia del presidio casalasco, diretta da Alessio Pedrazzini. Per la presa in carico pediatrica – aggiunge Cavalli – l’offerta specialistica essenziale all’Oglio Po è ben rappresentata, Per i casi più complessi è previsto il ricovero presso il presidio cremonese, una centralizzazione necessaria per avere una maggiore disponibilità di specializzazioni».

ATTIVITÀ AMBULATORIALE, MIGLIORA L’OFFERTA – Con l’assunzione di nuovi pediatri e la conclusione di corsi di formazione e specializzazione del personale, l’attività ambulatoriale amplia il tipo di prestazioni offerte. «Abbiamo portato da Cremona all’Oglio Po ambulatori di allergologia pediatrica, tenuto dalla dottoressa Elena Carboni, e di diabetologia pediatrica, a cura del dottor Andrea Scaramuzza», prosegue il direttore. «In collaborazione con il primario dell’U.O. Cardiologia Oglio Po Giuseppe Di Tano, ora possiamo offrire esami ecocardiologici 0-18 mesi e prove da sforzo (per bambini con altezza superiore ai 120 centimetri). Stiamo inoltre lavorando per introdurre specialità pediatriche auxologiche, endocrinologiche e reumatologiche, malattie infettive, malattie del sangue e gastroenterologia pediatrica». L’apertura degli ambulatori sarà graduale: «Stiamo lavorando per fortificare ciò che già esisteva e portare di volta in volta una specializzazione in più sul territorio casalasco».

UNA RETE “FATTA IN CASA” – Cavalli sottolinea l’importanza di possedere una rete sanitaria e ospedaliera “fatta in casa”, tra Cremona e l’Oglio Po: «La conformazione del territorio provinciale esige una distribuzione dei servizi in un’ottica di collaborazione tra i due presidi dell’Asst: Cremona ha un polo ospedaliero maggioritario, ma può contare sulla presenza del presidio di Oglio Po per offrire alla cittadinanza un primo punto di appoggio e presa in carico». Fondamentale la collaborazione tra l’équipe in servizio a Casalmaggiore e quella dell’Ospedale di Cremona: «È un percorso lungo, reso difficile dalla carenza di pediatri sul territorio, ma stiamo riuscendo ad integrare l’attività delle due équipes per la gestione coordinata di entrambe le pediatrie».

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