Cronaca

Piano Locale contro la ludopatia,
oggi chiusura con Zaffanella

I primi due anni del Piano Locale GAP Valpadana si chiudono nel migliore dei modi comunque. Con una canzone, scritta sull'argomento da Alessandro Zaffanella, che si è buttato con tutto se stesso nell'elaborazione di un pezzo che raccogliesse tutte le sensazioni raccolte. La canzone verrà diffusa da oggi alle 11 sulla pagina facebook del Concass (Consorzio Casalasco Servizi Sociali)

E’ il termine di un percorso. O forse il preludio all’inizio di un altro perché poi, la battaglia contro la ludopatia è ben lungi dall’essere vinta. Il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali ha annunciato ieri il termine dei primi due anni del progetto legato al gioco patologico. Ancora non ci sono i dati finali (sono in fase di elaborazione, soprattutto sul versante viadanese, ma verranno diffusi appena disponibili) ma il problema c’è, ed è serio.

I primi due anni del Piano Locale GAP Valpadana si chiudono nel migliore dei modi comunque. Con una canzone, scritta sull’argomento da Alessandro Zaffanella, che si è buttato con tutto se stesso nell’elaborazione di un pezzo che raccogliesse tutte le sensazioni raccolte. La canzone verrà diffusa da oggi alle 11 sulla pagina facebook del Concass (Consorzio Casalasco Servizi Sociali).

Siamo giunti al termine della seconda annualità di azioni sul tema di contrasto al gioco d’azzardo – spiega la responsabile Cristina Cozzinitramite il piano locale GAP di ATS Val Padana. Abbiamo realizzato davvero tante iniziative e avviato servizi di qualità sul nostro ambito. E quale migliore strumento di comunicazione per concludere questo progetto e rilanciare il prossimo se non un bel video? Ci siamo affidati alla professionalità e sensibilità di un grande artista locale Alessandro Zaffanella“.

Animatore, intrattenitore, cantante, ballerino: di certo ad Alessandro Zaffanella non mancano le doti.

Ti racconto un po’ quello che ho vissuto – spiega Zaffanella – nella realizzazione del video: affrontare l’argomento così impegnativo e complesso come quello della ludopatia non è stato facile. Il tema è articolato e complesso e può avere anche dei risvolti drammatici e gravi quindi ho tentato di affrontato dividendo un po’ due atmosfere diverse: le strofe dove si raccontano un po’ i rischi legati all’insorgere di una dipendenza, è il ritornello dove si porta un po su un piano più leggero. L’attenzione che ho cercato di avere sia durante la concezione del testo sia durante la realizzazione del video è stata quella di trovare un’idea, una chiave, che potesse permettermi di scherzare un po’ su questo tema senza andare a urtare la sensibilità di nessuno. Il concetto appunto richiamato dal ritornello, e come molti di noi sanno, è che contare sulla probabilità è già di per sé un errore, perché le probabilità sono talmente tante basse che non è che, reiterando il gioco, si può credere di vincere di più, perché alla fine è tutta una questione appunto di Qlo. Nell’affrontare questo lavoro ho avuto anche l’opportunità di documentarmi, di leggere, di vedere video sul tema. Nel frequentare le sale slot per le riprese, devo dire che mi sono imbattuto in situazioni attraverso le quali ho toccato con mano questo mondo. Alcune persone ci hanno guardato con molta diffidenza, faticando a lasciare il posto di gioco per facilitarci le riprese. Abbiamo voluto mettere a confronto due realtà: non si è voluto puntare il dito sul gioco in sé perché comunque si può avere un rapporto col gioco normale, il problema è quando si sviluppa la dipendenza: infatti nel racconto abbiamo narrato due approcci diversi: un approccio più “normale” col gioco è invece uno che rischia di diventare patologico. Perché la monetina? La monetina oltre ad essere l’elemento con cui uno appunto si gioca nelle slot, è anche l’oggetto che spessissimo viene utilizzato per “grattare”. La monetina inoltre ha testa e croce: in un certo senso la testa è simbolo della ragione, di quella ragione con cui ti puoi avvicinare al gioco e quindi giocare senza perdere il controllo. Ma ha anche la croce intesa come rischio quando il gioco appunto ti sfugge di mano. Questo è quello che ci ha guidato nello sviluppare con consapevole leggerezza questo video, che spero possa arrivare a fare riflettere, perché no, anche cantando su questo tema oggi così importante“.

Non resta dunque che attendere qualche ora per vedersi il video.

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