Europa chiama Lombardia, Piloni
(PD): "Agricoltura, le nostre proposte"
“La nostra proposta di risoluzione nasce dalla necessità impellente di intervenire per sostenere una porzione fondamentale del sistema produttivo lombardo e nazionale, innanzitutto rendendo più flessibili alcune questioni all’interno della Pac e del Pnrr nazionale, proprio nella direzione intrapresa dal Parlamento europeo”.
“Se l’Unione europea mette sul tavolo la riserva di crisi Pac, accogliendo le proposte del nostro eurodeputato Paolo De Castro, Regione Lombardia agevoli dunque la ricaduta di queste risorse sui territori” a commentare l’annuncio del Commissario europeo all’Agricoltura sui circa 50 milioni di euro destinati all’Italia da spendere entro l’anno per supportare la liquidità delle aziende agricole, è il consigliere regionale Matteo Piloni, capogruppo dem in commissione Agricoltura, dove è appena stata votata la sua proposta di risoluzione sulla crisi del settore agroalimentare che sarà discussa il aula consiliare il prossimo 22 marzo.
“La nostra proposta di risoluzione nasce dalla necessità impellente di intervenire per sostenere una porzione fondamentale del sistema produttivo lombardo e nazionale, innanzitutto rendendo più flessibili alcune questioni all’interno della Pac e del Pnrr nazionale, proprio nella direzione intrapresa dal Parlamento europeo” spiega Piloni, le cui tre proposte sono state accolte proprio oggi anche nella commissione regionale e cioè: “sospendere temporaneamente l’obbligo previsto dall’attuale politica agricola comune (PAC) di non coltivare almeno il 5% delle superfici arabili delle nostre aziende, attivare le misure contro le crisi di mercato previste anche dal Regolamento OCM (Organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli) e mobilitare la riserva di crisi PAC e la riattivazione della misura straordinaria Covid prevista dal Regolamento sullo Sviluppo Rurale”.
“La nostra risoluzione prevede, inoltre, la riduzione del carico fiscale e parafiscale sui prodotti energetici e lo sblocco in tempi brevi delle risorse del Pnrr per accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, introducendo premialità per rafforzare le filiere più in difficoltà, rendendo il settore agro-energetico una opportunità di crescita e di sviluppo per tutte le imprese agricole – prosegue Piloni – Il documento impegna la giunta lombarda anche sul fronte lavorativo, chiedendo di promuovere il confronto tra le rappresentanze degli allevatori e del settore della trasformazione per concordare condizioni contrattuali eque, fondamentali per assicurare la sostenibilità finanziaria degli allevamenti lombardi e a incentivare, infine, l’utilizzo di risorse per la produzione di energie rinnovabili, affrontando logiche di economia circolare che permettano alle aziende di coniugare l’eventuale sostegno al reddito connesso alla produzione di energia, anche un risparmio sui costi di acquisto”.
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