Cronaca

Gussola, consegnate le Borse di
studio Maria Rosseghini Invernizzi

"Ringrazio la famiglia Invernizzi - ha detto il primo cittadino Stefano Belli Franzini - perché investire in nome della loro mamma sul merito scolastico è importante per la nostra comunità. Voi siete il futuro di questo paese, paese inteso come Gussola e inteso come nazione

Un pensiero bello a ragazzi meno fortunati che si trovano in mezzo ad una guerra decisa dai grandi, i ragazzi dell’Ucraina. “Auspicando che in futuro possano avere anche loro momenti come questi, in un paese libero e democratico, nella speranza che la guerra finisca nel minor tempo possibile” quello del primo cittadino di Gussola Stefano Belli Franzini che ha accolto ieri sera, in comune, i ragazzi di Gussola che si sono aggiudicati le tre borse di studio finanziate dalla famiglia Invernizzi in memoria di Maria Rosseghini Invernizzi. Studenti particolarmente meritevoli che rispondono al nome di Michele Lodi, Nicolò Anastasio e Pietro Benecchi. Ne mancava un quarto, a cui verrà consegnata successivamente, e mancava la borsa di studio del Comune, che non è stato possibile consegnare per indisposizione del premiato. Mancava anche la promotrice della serata, l’assessore alle politiche scolastiche Doris Bia, anche lei indisposta. Per l’amministrazione erano comunque presenti il vice sindaco Pier Luigi Franchi, la capogruppo Laura Carboni e la consigliera Sabrina De Pietri. Per la famiglia Invernizzi c’era la figlia di Maria Rosseghini, Laura Invernizzi. Per la scuola invece era presente la dirigente scolastica Paola Premi. E’ stato il sindaco il primo a intervenire.

SIETE IL FUTURO DEL PAESE – Paese, inteso come Gussola e paese come Italia. “Ringrazio la famiglia Invernizzi – ha detto il primo cittadino Stefano Belli Franzini – perché investire in nome della loro mamma sul merito scolastico è importante per la nostra comunità. Voi siete il futuro di questo paese, paese inteso come Gussola e inteso come nazione. Vi siete impegnati ed avete ottenuto questo risultato, con entusiasmo. Il merito scolastico è un pilastro della nostra cultura. Come Amministrazione crediamo molto nella cultura e nella scuola”.

LA COSTRUZIONE DEL SE – Paola Premi, dirigente scolastica, ha puntato sul merito e sul riconoscimento della collettività: “Grazie alla famiglia Invernizzi e all’amministrazione che è sempre vicina alla scuola. E’ importante il riconoscimento delle eccellenze, anche per la comunità. Questo premio non riconosce solo il loro merito nello studio, ma quello della costruzione di un se molto significativo”.

DAR VALORE AI RAGAZZI – Laura Invernizzi ha ricordato gli insegnamenti della mamma, spentasi nel gennaio del 2019. “L’evento mi emoziona sempre, e quest’anno sono ancor più emozionata perché c’è anche mio figlio tra i premiati. Come famiglia proseguiremo su questa strada. Grazie a Nicolò, Michele, Samuel e Pietro. Mia mamma mi ha insegnato che nella vita solo con l’impegno scolastico e col sacrificio si possono raggiungere degli obiettivi. Dar valore ai ragazzi è la miglior maniera per ricordarla. Questo premio deve essere un monito a fare sempre meglio”. Laura ha poi letto una citazione della lettera ai ragazzi del professor Pietro Carmina, morto nella tragedia di Ravanusa: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha; non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa”.

LE MOTIVAZIONI DEI PREMI – E’ stata la dirigente scolastica a leggere le motivazioni dei premiati con la borsa di studio, motivazioni scritte dai loro insegnanti.

  • MICHELE LODI “Nel suo percorso alla Scuola Secondaria di primo grado, Michele ha manifestato la varietà dei suoi interessi culturali, in particolare per il mondo dello sport. Di qui, forse, la tenacia e la forza di volontà con le quali ha raggiunto ottimi risultati sul piano scolastico, ma ha anche saputo gestire al meglio la propria attività sportiva, dimostrando grande competenza di organizzazione personale. Michele ha saputo leggere ed interpretare “in un’ottica sportiva” gli stimoli proposti dai docenti, integrando con consapevolezza critica il sapere e la propria passione. Non da ultimo, è diventato un punto di riferimento importante tra i compagni, non solo per il suo ruolo positivo e trainante, ma anche per la sua spiccata “socialità”. (Prof.ssa Giuseppina Bacchi)
  • NICOLO’ ANASTASIO “Nel suo percorso alla Scuola Secondaria di primo grado, Nicolò si è sempre dimostrato partecipe e propositivo, assumendo via via un ruolo trainante tra i compagni. Dà voce ad un’indiscutibile padronanza culturale, certamente raggiunta con la precisione e la puntualità nel lavoro che lo contraddistinguono, attraverso brillanti capacità comunicative acquisite negli anni. Particolarmente sensibile alle problematiche sociali, ha saputo portarle all’attenzione dei docenti e dei compagni dimostrando competenza nell’affrontarle e spirito di cittadinanza attiva”. (Prof.ssa Giuseppina Bacchi)
  • PIETRO BENECCHI “Nel suo percorso triennale alla Secondaria di primo grado, Pietro è stato uno studente apprezzato per la precisione e la serietà con cui ha affrontato l’impegno scolastico.
    La passione per lo sport, in particolare per il calcio, ha accompagnato quella per la storia e per altri interessi culturali, coltivati con determinazione e consapevolezza critica. Brillante e intuitivo, socievole, Pietro ha intessuto relazioni interpersonali preziose, diventando un punto di riferimento per i compagni. La sensibilità sociale che lo caratterizza è, senza dubbio, una dote importante e rara che gli sarà guida anche in futuro”. (Prof.ssa Maria Chiara Ungari)

Tempo poi di due parole dei ragazzi, sul passaggio dalla secondaria di primo grado alle superiori, che per tutti offrono nuovi stimoli e nuove conoscenze e della foto di rito, alla presenza dei familiari, della dirigente scolastica e degli amministratori locali. Tre ragazzi in gamba, accumunati da voglia di apprendere, passioni anche al di fuori dell’ambito scolastico e socialità. Sono loro, il presente e il futuro e, guardandoli e sentendo le motivazioni per cui sono stati premiati, non può che essere un futuro migliore di questi tempi difficili e tristi.

Nazzareno Condina

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