Cronaca

Multe e sorprese: "Tre anni dopo
averla pagata, è sestuplicata"

Il motivo? Un calcolo sbagliato dei famosi cinque giorni che danno diritto a uno sconto. “Secondo la Polizia Provinciale i cinque giorni vanno conteggiati dal momento dell’avviso della raccomandata e non dal momento del ritiro della stessa". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Attenzione alle multe, perché ogni tanto tornano a fare capolino. Come un incubo per gli autisti indisciplinati o magari un po’ più distratti del lecito, ma anche come un fantasma di ritorno, appunto, a distanza di anni dalla contravvenzione effettiva.

A contattarci è stato uno degli autisti che è stato sanzionato dalla Polizia Provinciale in agosto 2018, dunque tre anni e sette mesi fa, per avere superato i 30 km all’ora sul Ponte di San Daniele, che come sappiamo – a causa delle sue condizioni di salute non ottimali, per usare un eufemismo – imporrebbe un passaggio quasi a passo d’uomo dei mezzi.

Sin qui nulla di grave, dato che l’autista paga la sua multa e lo fa il giorno stesso del ritiro della contravvenzione, per riuscire ad ottenere lo sconto di un terzo che, come noto, da qualche anno viene garantito previo il pagamento della multa entro 5 giorni dalla stessa.

La beffa per l’automobilista è giunta pochi giorni fa, a una distanza notevole dalla multa, ossia oltre tre anni prima, senza mai essere stato preventivamente contattato, informato e avvisato che qualcosa nella sua posizione non andava. “Mi è pervenuta – racconta infatti l’autista, residente a Casalmaggiore ma che preferisce restare anonimo – una cartella esattoriale di quasi 300 euro, sempre legata a quella multa pagata tre anni e mezzo fa”.

Il motivo? Un calcolo sbagliato dei famosi cinque giorni che danno diritto a uno sconto. “Secondo la Polizia Provinciale i cinque giorni vanno conteggiati dal momento dell’avviso della raccomandata e non dal momento del ritiro della stessa. Però, essendo agosto, io in quei giorni ero fuori città perché in vacanza. In buona sostanza, per ottenere all’incirca 50 euro di riduzione sulla multa originaria, mi fanno pagare quasi 300 euro adesso”.

E d’accordo che la legge non ammette ignoranza, ma sarebbe bastato un avviso a tempo debito. “L’impressione invece – spiega l’autista – è che questi enti siano a caccia di soldi da ogni parte”.

G.G.

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