Cultura

Libri: Davide Persico, Alieni: Storia
naturale delle specie alloctone del Po

La specie selezionate per la scrittura di questo volume sono descritte seguendo un ordine tassonomico gerarchico per taxa secondo le modalità più moderne, dagli invertebrati fino ai vertebrati, con un'appendice riguardante anche il nuovo coronavirus responsabile dell’epidemia umana tuttora in corso

Si chiama “Alieni – Storia naturale delle specie alloctone del Po”, ed è il nuovo libro di Davide Persico, sindaco di San Daniele Po e professore associato all’Università degli Studi di Parma. E’ il suo ottavo sforzo letterario, un nuovo dono che, da autentico e genuino uomo del Po, dall’alto della sua indiscussa esperienza, fa alle genti del fiume, dell’una e dell’altra riva. Con le sue pubblicazioni, ed i suoi studi (che trovano nella nascita di quella realtà, unica nel suo genere, che è il Museo Paleoantropologico del Po), Persico da anni porta avanti una attività assolutamente meritoria non solo nella valorizzazione e nella promozione delle terre del Po, ma anche nella tutela e nelle conoscenza delle loro peculiarità e delle loro eccellenze. Che il nuovo libro era ormai in uscita era stato annunciato ampiamente; ora è realtà. Edito, ancora una volta da Delmiglio, non può e non deve mancare nelle librerie di coloro che vogliono approfondire e conoscere la storia, le caratteristiche ed i valori stessi del fiume. Un libro da leggere, da gustare, da studiare, di facile comprensione (caratteristica tipica di Davide Persico che ha la qualità, non comune e non scontata, di rendersi facilmente comprensibile con tutti). Come si legge nella presentazione: “Alieni: Quando sentiamo questa parola pensiamo sempre a qualcuno o a qualcosa che arrivi sul nostro pianeta dello spazio. Ma aliene sono anche le specie che l’uomo sposta per esclusivo interesse economico e che poi si diffondono alterando gli ecosistemi. Le chiamiamo dannose solo quando intaccano le nostre economie, convinti che l’ecologia non ci riguardi. Quando la nostra azione non sarà più sostenibile, quando anche l’ultimo esemplare di una specie verrà abbattuto, solo allora forse capiremo che il torto lo stiamo procurando alla nostra specie e non al pianeta su cui viviamo. Perché come la storia insegna, la Terra ha un suo mutevole destino fatto di trasformazioni e la presenza dell’uomo è solo una piccola parentesi nella sua infinita storia. Rimane solo un dubbio da sfatare cui solo il futuro saprà darci risposta: diventeremo inutili fossili di un’epoca passata o saremo ALIENI di un nuovo mondo? Le specie si originano in luoghi definiti e si diffondono naturalmente in aree dette areali biogeografici. La scienza che studia la distribuzione naturale delle specie sul Pianeta è detta biogeografia e venne istituita da Alfred Russel Wallace, cofondatore, con Darwin – ma indipendentemente da esso – della Teoria dell’evoluzione. Data la loro distribuzione geografica, le specie presenti in un luogo possono così essere distinte in autoctone – originarie del luogo stesso – o aliene (o esotiche o alloctone) – cioè provenienti da altri luoghi, ma spostate dall’uomo. Ed è proprio sulla base di quest’ultima classificazione che si è pensato di scrivere il presente volume. Questo saggio – si legge ancora – rappresenta una raccolta di informazioni zoologiche relative alle specie che nel corso degli ultimi secoli hanno fatto la loro comparsa sulla scena padana in maniera volontaria o accidentale, ma sempre per causa dell’uomo.

Pur essendo una regione ridotta, il tratto del medio Po – oggi inserito nella riserva MaB UNESCO “Po Grande” – vede un numero e una varietà di forme aliene tutt’altro che trascurabile che, insieme a problematiche antropiche come la trasformazione degli habitat, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, costituiscono un problema tanto esteso da compromettere la già grave situazione ecosistemica della Pianura Padana. Gli alieni alterano infatti l’equilibrio naturale e causano estinzioni, modificando il volto della biodiversità tipica della regione del Po.

La specie selezionate per la scrittura di questo volume sono descritte seguendo un ordine tassonomico gerarchico per taxa secondo le modalità più moderne, dagli invertebrati fino ai vertebrati, con un’appendice riguardante anche il nuovo coronavirus responsabile dell’epidemia umana tuttora in corso”.

Il libro, per la cronaca, si avvale del patrocinio della Riserva Mab Po Grande Unesco, del parco del Po e del Morbasco, del Circolo Aironi del Po di Legambiente, dell’associazione Nautica isola Pescaroli e del contributo di B&P. Davide Persico, giusto ricordarlo, è nato a Cremona nel 1973. Già fondatore del Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po, è professore associato all’Università degli Studi di Parma. Ha pubblicato, oltre a numerosi articoli scientifici su riviste internazionali, i seguenti libri: “Neodarwinismo, l’evoluzione della teoria” (Il Simposio delle muse, 2009), “Ritornare dall’Antartide e ritrovarsi Neanderthal” (Il Simposio delle muse, 2010), “Storie da una scatola di sassi” (Delmiglio, 2012), “Meteoriti, storie cadute dal cielo” (Delmiglio, 2017), “Il Lupo del Po” (Delmiglio, 2019), “Storie naturali” (Delmiglio, 2020) e “I Fossili delle alluvioni (Delmiglio, 2021)”. Ora eccolo all’ottavo libro: “Alieni- storia naturale delle specie alloctone del Po”.

Eremita del Po, Paolo Panni

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