Ambiente

Martignana Po, primavera
pulita fa il pieno di rifiuti

Lo fanno quelli di sempre e lo fa il sindaco, e non solo per primavera pulita ma ogni qual volta gli arriva una segnalazione. Tiene alla sua terra e questo è un piccolo segno, di coraggio e bellezza. E - soprattutto - di speranza

Si sono ritrovati in una quindicina i volontari di Primavera Pulita a Martignana, ieri mattina di buon ora nel piazzale del comune. Al solito c’era il sindaco Alessandro Gozzi, primus inter pares, tra i volontari che hanno agito tra il paese, strada della morra, la provinciale per Gussola, alcune delle sterrate verso la campagna e l’immancabile golena oltre la chiesetta di San Serafino. Una mattina proficua, e di gran lavoro. “Sono soddisfatto – ci racconta il sindaco Alessandro Gozzi – perché siamo riusciti a pulire le zone che ci eravamo prefissati”. Alla fine sono stati raccolti un rimorchio di rifiuti. Tanto vetro, tanta plastica, soprattutto. Ma pure lo schermo di un computer abbandonato in campagna. Le tre situazioni più critiche sicuramente l’ex cava Sereni, da sempre utilizzata come discarica dagli imbecilli, poi strada della morra e la solita provinciale. “Devo dire che abbiamo fatto il pieno di rifiuti nell’ex cava Sereni. Lì abbiamo raccolto sacchi di rifiuti legati, sono quelli di gente che non fa la differenziata e li abbandona lì”. Anche sulla provinciale la solita storia. “Ogni volta – ci racconta uno dei volontari – raccogliamo le stesse cose. Sono soprattutto bottiglie vuote e lattine, magari lanciate dal finestrino mentre si va in macchina. La gente non cambia”. La gente – o meglio – gli idioti non cambiano mai. Ma esiste anche una coscienza, ed un esempio bello: è quello dei volontari che armati di pazienza e di coraggio, vanno a pulire restituendo un po’ di bellezza e decenza ai luoghi. Lo fanno quelli di sempre e lo fa il sindaco, e non solo per primavera pulita ma ogni qual volta gli arriva una segnalazione. Tiene alla sua terra e questo è un piccolo segno, di coraggio e bellezza. E – soprattutto – di speranza.

Nazzareno Condina

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