Politica

Pasotto: "Pediatria, Canino mantenga
la promessa. No distretto spezzatino"

"Distretto, adesso forse è tardi per rimediare. Speriamo che la delibera possa smentirci e regione Lombardia si possa ravvedere. Che il Modello Lombardo esistesse solo nelle favole lo avevamo capito, ma adesso occorre che a tutto ciò si rimedi"

Pierluigi Pasotto

Tornano a parlare di Sanità Pierluigi Pasotto (Rive Gauche). Chiedendo, in primo luogo, che la Pediatria di Oglio Po torni alla funzionalità pre covid con tutto il personale, degenza compresa. Una promessa fatta, che è ora di mantenere. La richiesta è indirizzata direttamente a Rosario Canino. La seconda questione è sul distretto. Anche Pierluigi Pasotto (a differenza del PD e sulla linea di Annamaria Piccinelli) rimarca il fatto che la divisione tra Cremona e Mantova ha già miseramente fallito e che la decisione (al momento non esistono delibere, è solo una voce di corridoio) della divisione tra Mantova e Cremona con l’ospedale che resterebbe a ASST Cremona è incomprensibile. Un modello Lombardo insomma che esiste solo sulla carta. Unica nota positiva, avendo avuto notizia della chiusura dell’HUB AVIS, è il grazie a chi vi ha prestato servizio con grande spirito d’abnegazione e sacrificio.

In questi giorni – spiega Pierluigi Pasotto – siamo venuti a conoscenza della chiusura dell’ hub vaccinale di Casalmaggiore prevista per il 25 marzo. Con l’occasione vogliamo ringraziare tutto il personale che ci ha lavorato con la massima professionalità, disponibilità e attenzione. Da febbraio 2021 ricordiamo che, a seguito della partenza della campagna vaccinale di massa, l’Asst Cremona tramite il direttore sanitario Rosario Canino comunicò una riorganizzazione del reparto di pediatria in Oglio Po, che avrebbe garantito la presenza del medico di guardia, di un infermiere, oltre all’attività di pronto soccorso e ambulatoriale, mentre la degenza dei piccoli pazienti e dei loro famigliari sarebbe stata dirottata al Maggiore di Cremona. Si possono facilmente immaginare le difficoltà che ne possano essere conseguite per gli utenti, considerati gli 80 km circa, andata e ritorno, tanto che a noi risulta che diversi utenti, nel momento del bisogno, invece di passare con i loro figli/e al pronto soccorso Oglio Po, per poi rischiare di essere trasferiti sino a Cremona, si siano rivolti direttamente all’ospedale più vicino cioè a Parma. Addirittura fuori regione. Più volte abbiamo chiesto a mezzo stampa e anche durante il tavolo di lavoro svoltosi in Comune al dottor Canino quando il reparto di pediatria sarebbe tornato a funzionare a pieno regime. La risposta, piuttosto evasiva era ovviamente riferita allo spostamento del personale dedicato presso il centro vaccinale e all’indefinita durata dell’emergenza. Bene, fortunatamente l’emergenza vaccini è terminata, l’attività dell’Hub si ferma, quindi nulla osta, come dichiarato dallo stesso dottor Canino il quale ha sempre parlato di una riorganizzazione temporanea legata alla campagna vaccinale, che la pediatria in Oglio Po riparta a pieno ritmo, degenza compresa. Chiediamo anche che ciò avvenga in tempi rapidi. Non vediamo oggettivamente quali altri problemi potrebbero esserci una volta che il personale dedicato sia tornato operativo presso il nostro ospedale. Vogliamo anche credere che quanto premesso e dichiarato venga mantenuto e un servizio così importante e delicato possa tornare pienamente operativo presso l’Ospedale Oglio Po“.

Altra questione in attesa di chiarimento è quella del distretto. “Da quello che trapela sperando di essere poi smentiti dalla pubblicazione della delibera regionale, appare chiaro, ancora una volta, come regione Lombardia, con questa decisione sbagliata, si dimostri incapace di leggere le dinamiche e la storia di un territorio come il nostro e arrivi persino a contraddire se stessa. Per poterlo fare avrebbe avuto bisogno di una forte presenza della politica locale che avrebbe dovuto guidarla con decisione verso una decisione efficace. A Mantova questa presenza c’è stata i risultati si sono visti. Da noi evidentemente non abbastanza. La riproposizione in pratica di un modello spezzatino già ampiamente fallito nel passato contraddice il buonsenso e uno dei cardini della riforma stessa: l’integrazione tra ospedale e medicina territoriale. Questo doloroso fallimento, con i vari ambiti sperimentali e non, ci aveva portato a chiedere prima la creazione di una nuova ASST, successivamente che almeno il distretto fosse in capo ad un unica Azienda Ospedaliera. Nulla di tutto ciò sembra stia avvenendo. Poteva apparire abbastanza normale che l’Ospedale Oglio Po fosse collocato a fianco del Maggiore di Cremona, condividendo personale medico e attrezzature, ma il resto ci appare incoerente e negativo se confermato. Non vorremmo che il motivo fosse quello di accontentare politicamente Tizio o Caio o, peggio ancora, di non scontentare nessuno .Questa politica di particolarismi e vittorie di Pirro a fronte di sconfitte per tutto il territorio non porterà mai da nessuna parte . Serviva fare massa critica , progetti unitari, coordinare operativamente tutte le realtà sanitarie presenti sul territorio Oglio Po per produrre servizi sanitari ospedalieri e territoriali di qualità per i cittadini. Senza distinguo e bandierine. Adesso forse è tardi per rimediare. Speriamo che la delibera possa smentirci e regione Lombardia si possa ravvedere. Che il Modello Lombardo esistesse solo nelle favole lo avevamo capito, ma adesso occorre che a tutto ciò si rimedi“.

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