Cronaca

Gussola, elementari in corteo
"E la Pace falla anche tu"

Ieri mattina gli alunni della scuola elementare di Gussola hanno manifestato per la Pace. Usciti in ordine alle 10.30 dalla scuola, sotto l'occhio vigile e attento della Protezione Civile Terrae Fluminis di Gussola e quello delle maestre, si sono fatti sentire. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL VIDEO

Lo so, sembra strano che dei bambini stiano protestando ma noi voliamo far capire alle persone quanto sia importante la pace e dobbiamo fermare la guerra perciò io volio farvi alzare in piedi e far protestare anche voi forza non siete vecchietti ce la pote fare dai urliamo CREDO NELLA PACE“. E’ il pensiero di un bambino, un alunno della scuola primaria Alessandro Mina di Gussola.Uno dei tanti affissi fuori dal palazzo comunale. Lo abbiamo lasciato così, per come lo abbiamo colto. Piccolo fiore delicato sotto cieli di guerra.

Ieri mattina gli alunni della scuola elementare di Gussola hanno manifestato per la Pace. Usciti in ordine alle 10.30 dalla scuola, sotto l’occhio vigile e attento della Protezione Civile Terrae Fluminis di Gussola e quello delle maestre, si sono fatti sentire. Pace, pace, pace ha risuonato nelle orecchie di tutti come un mantra, ripetuto dai bambini, l’uno a fianco all’altro. Qualche viso preoccupato ma anche tanti sorrisi come è giusto che sia. Il corteo era capitanato da due ragazzi che tenevano la bandiera della pace, e tutti i ragazzi avevano una piccola bandiera disegnata e un palloncino. Un colore per classe. Simbolo di tutti i colori che compongono il mondo. Colori che solo insieme hanno senso d’essere. Un corteo vivace e colorato, che si è fermato per qualche minuto davanti all’istituto Dedalo e poi ha proseguito la propria marcia sino a piazza Comaschi.

QUI SOTTO IL VIDEO DELLA MATTINATA

In piazza, ad attenderli il sindaco di Gussola, Stefano Belli Franzini e l’Assessora ai servizi scolastici Doris Bia. Qualche canzone, i disegni affissi alle bacheche messe a disposizione dal comune, qualche genitore a bordo piazza e qualche curioso a fare da cornice. Al termine dei canti il sindaco ha voluto dire due parole, rivolgendosi direttamente ai bambini. Poi il corteo è tornato, una classe per volta a scuola.

LE PAROLE DEL SINDACO – Non era preparato a dover intervenire ma poi, su richiesta delle maestre, Stefano Belli Franzini si è lasciato andare a braccio: “Devo tenere un po’ la voce sostenuta, perdonatemi. Prima di tutto grazie, grazie, grazie perché avete colorato la piazza con i colori della Pace e il vostro messaggio come quello dei vostri compagni della settimana scorsa spero che arrivi in questo momento a chi può decidere le sorti della situazione, può decidere le sorti del mondo in questo caso, quindi i potenti. Penso che il messaggio dato da voi, dai bambini, dagli studenti sia quello più importante e che ha una risonanza maggiore a livello mondiale. Lo fanno in tante altre città, Gussola è stata presente quindi penso che il vostro grido di pace debba essere ascoltato e tutti insieme dobbiamo augurarci che questo avvenga, per le sorti di tanti bambini come voi che stanno vivendo un momento difficile e un cambio radicale della loro vita“.

LA PACE PER ME E’ UN TESORO NASCOSTO – Lo scrive Alessandro, un altro dei bambini della scuola elementare. “La guerra è bruttissima, per me dovrebbe essere un abbraccio” scrive una bambina su un cuore giallo. Sopra ad un disegno di una casa con un re e una regina che si tengono la mano con un sole con occhi e bocca e colori accesi un altro pensiero bello. “E la pace falla ance tu. La pace dai fai pace ance tu“. E’ il pensiero, fortissimo, di una bimba la cui firma è quasi incomprensibile. Ma poco importa. Sono tanti i disegni, tanti i colori, tante le vite e le storie che si incrociano tra i banchi di una scuola di paese fermati nei disegni. Tante culture differenti, tanti colori della pelle, tanti sorrisi, qualche preoccupazione. Un bambino scrive che ha visto in televisione una scuola bombardata. Altri bimbi fuggono dalla guerra. Il cielo è lo stesso, anche se in quello ucraino non c’è più un sole che ride.

Nazzareno Condina

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