Chiesa

Buzzoletto, Comunità Laudato Sì:
sabato preghiera interreligiosa

Dobbiamo tutti impegnarci a fondo per salvare la PACE che è il supremo bene in questo momento storico: pace fra gli uomini, pace fra le nazioni, pace con il Pianeta Terra. Solo così potremo evitare sia l’«inverno nucleare» come l’«estate incandescente» per la crisi climatica.

E’ proprio quando la Pace e l’Armonia sono più minacciate che si avverte maggiormente il loro immenso valore e la necessità di adoperarsi in ogni modo per ristabilirle. Ecco perché le Comunità Laudato Si di Viadana e Marcaria, insieme ai rappresentanti delle tre principali religioni monoteiste, hanno indetto una celebrazione interreligiosa nel giorno di SABATO 12 MARZO alle ore 16 presso la Sala Multifunzione della Coop.PALM W.& P. Onlus, via Codisotto 8 – Buzzoletto di Viadana per pregare insieme, invocando la PACE e l’ARMONIA col Creato.

Il patriarca biblico Abramo è la figura unificante delle tre principali religioni monoteiste e nel suo nome è possibile superare ogni peculiare differenza, per condividere la comune aspirazione alla Cura della Casa Comune e l’impegno a realizzare la Pace tra tutti i viventi, condizione essenziale per ristabilire l’equilibrio perduto e collaborare insieme per il bene dell’intera umanità.

Dobbiamo tutti impegnarci a fondo per salvare la PACE che è il supremo bene in questo momento storico: pace fra gli uomini, pace fra le nazioni, pace con il Pianeta Terra. Solo così potremo evitare sia l’«inverno nucleare» come l’«estate incandescente» per la crisi climatica. Queste minacce alla sopravvivenza umana sul Pianeta Terra sono intrecciate tra di loro. «Tutto è connesso» su questa Terra, ci ha ricordato papa Francesco nella Laudato Si’. Non dimentichiamoci che le armi e la guerra pesano sul Pianeta tanto quanto lo stile di vita del 10% ricco del mondo. Per questo è fondamentale l’impegno di tutti, soprattutto dei pacifisti per la Pace, osando anche gesti coraggiosi come quelli attuati da don Tonino Bello e Beati i Costruttori di Pace quando sono entrati pacificamente in piena guerra a Sarajevo. La guerra deve diventare un tabu’, perché come ebbe ad affermare Papa Giovanni XXIII è “aliena alla ragione”, cioè una follia.

Al termine della celebrazione, dopo un momento conviviale, sarà distribuito tra i presenti un alberello da trapiantare come segno di speranza nel futuro e di cura e cooperazione col Creato e si raccoglieranno tra i presenti le offerte che saranno devolute alla CARITAS CREMONESE per il sostegno e l’accoglienza dei profughi ucraini (il codice IBAN per eventuali bonifici è il seguente: IT 74 E 03069 11400 100000061305)

Confidiamo in una numerosa partecipazione, in particolare dei giovani e ringraziamo fin da ora coloro che si dimostreranno generosi.

redazione@oglioponews.it

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