Vino: l'Europarlamento reintroduce il
concetto della pericolosità nell'abuso
"Il Rapporto BECA – prosegue Cortesi – aveva un approccio antiscientifico in relazione al consumo di alcol, ed accogliamo con soddisfazione dunque il reinserimento del concetto di abuso, in luogo di quello legato al consumo di alcol in sé. Il consumo moderato di vino è uno dei punti cardine della Dieta Mediterranea".

“Con il voto di ieri si è evitato di compromettere in maniera irreversibile il futuro del comparto vitivinicolo italiano, distinguendo tra uso e abuso di alcol. Non sono pericolosi i singoli prodotti infatti, ma l’uso che se ne fa e la quantità che se ne assume”. Così il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, ha commentato il voto in plenaria del Rapporto della Commissione speciale del Parlamento Ue per la lotta contro il cancro (BECA), sul rafforzamento delle strategie comunitarie di lotta alla malattia. Tra queste ultime, vi era inizialmente anche l’idea di eliminare il concetto di pericolosità dell’abuso, non distinguendolo dal consumo moderato e penalizzando di fatto l’intero settore, e di inserire pesanti “health warnings” in etichetta: “Il Rapporto BECA – prosegue Cortesi – aveva un approccio antiscientifico in relazione al consumo di alcol, ed accogliamo con soddisfazione dunque il reinserimento del concetto di abuso, in luogo di quello legato al consumo di alcol in sé. Il consumo moderato di vino è uno dei punti cardine della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità Unesco sin dal 2010”. C’è spazio anche per un “ringraziamento ai politici locali, come l’On. Anna Lisa Baroni, che hanno dato battaglia su questo tema”.
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