Politica

Mozione sicurezza passa all'unanimità
in Regione: soddisfatto M5S

"Non è una questione Sala-Fontana. Non riguarda solo Milano, ma tutto il territorio lombardo. Per il Movimento Cinque Stelle è imbarazzante lo schema con il quale è stata finora inquadrata la questione".

E’ stata approvata in consiglio regionale all’unanimità la mozione sulla sicurezza sul lavoro presentata dal Movimento 5 Stelle. Il consigliere regionale Dario Violi (M5S): «Formazione e prevenzione sono il primo necessario passo, verso il contrasto dei fenomeni violenti. Motivo per cui abbiamo chiesto che la Giunta metta in atto tutte le misure necessarie, affinché polizia locale e Forze dell’ordine abbiano gli strumenti per contrastare e prevenire il susseguirsi di episodi violenti in Lombardia, che frequentemente vedono coinvolti minori. Aldilà di qualche dichiarazione di facciata, volta più che altro a punire e reprimere piuttosto che formare e prevenire, Regione Lombardia non ha fatto nulla.

Non è una questione Sala-Fontana. Non riguarda solo Milano, ma tutto il territorio lombardo. Per il Movimento Cinque Stelle è imbarazzante lo schema con il quale è stata finora inquadrata la questione: dove amministra il centrodestra è colpa del governo, mentre dove governa il centrosinistra è colpa del sindaco. Servono soluzioni condivise, non puntare il dito qua e là a beneficio della campagna elettorale di turno.

È intollerabile che l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia passi il proprio tempo a occuparsi di monopattini e assicurazioni, materia che peraltro non gli compete, e trascuri colpevolmente la sicurezza dei giovani lombardi. Riteniamo che formazione e prevenzione siano il primo necessario passo, verso il contrasto dei fenomeni violenti. Motivo per cui abbiamo chiesto che la Giunta metta in atto tutte le misure necessarie, affinché Polizia Locale e Forze dell’ordine siano messe nella miglior condizione possibile per contrastare questo genere di fenomeni. A cominciare dall’affiancare i Comuni nella formazione degli agenti.

Regione Lombardia deve farsi promotrice di un confronto con enti locali e Prefetture, al fine di esprimere un indirizzo condiviso da rivolgere al Governo centrale e smetterla di strumentalizzare l’argomento. Infine, il tema legato alla prevenzione. Da sviluppare attraverso lo stanziamento di adeguate risorse, volte ad attivare percorsi di supporto psicologico per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile».

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