Infrastrutture, accelerata dal Governo
per raddoppio ferroviario e ponti
Superata anche l’annosa questione delle interferenze tra quest’opera e la futura autostrada di collegamento tra Cremona e Mantova: “Il commissario De Gregorio ha spazzato via come neve al sole ogni tipo di interferenza tra le due infrastrutture, risolvendole”.
Il raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Codogo è una certezza. Lo dimostra il parere positivo dato nell’ambito del Documento strategico sulla mobilità ferroviaria approvato nei giorni scorsi dalla 9a commissione. Ma qual è lo stato dell’arte? Lo spiega il deputato Luciano Pizzetti. “La Mantova-Piadena è già finanziata, anche con fondi Pnrr, e c’è l’obbligo di chiusura lavori entro il 2026” spiega. Per quanto riguarda la tratta Piadena-Codogno, “si stanno definendo i progetti fattibilità, che saranno pronti entro il prossimo mese, per poi passare alla programmazione esecutiva e al finanziamento”.
Per questa infrastruttura, 100 milioni sono già stati stanziati in queste settimane, per eliminare i passaggi a livello, mentre gli altri 700 milioni “verranno attivati a valle del progetto esecutivo attraverso un contratto di servizio tra lo Stato ed Rfi” continua il deputato. “Dunque possiamo dire finalmente che l’opera si farà nella sua completezza. E devo ringraziare la presidente della commissione, Raffaella Paita, che è stata di grande aiuto, e la commissaria De Gregorio che sta dimostrando grandi capacità e grandi doti nel procedere con celerità”.
Superata anche l’annosa questione delle interferenze tra quest’opera e la futura autostrada di collegamento tra Cremona e Mantova: “Il commissario De Gregorio ha spazzato via come neve al sole ogni tipo di interferenza tra le due infrastrutture, risolvendole”.
Altro importante risultato è quello ottenuto nell’8a commissione, in cui si è parlato di ambiente e lavori pubblici, con la presentazione di ben quattro risoluzioni di indirizzo al Governo, per i ponti sul Po: una del Pd, una di Fratelli d’Italia, una della Lega e una del M5S. Tutti documenti sovrapponibili e che vanno nella direzione di accelerare i lavori e assumere come elemento strategico la criticità dei ponti e che servono finanziamenti per rifacimenti o per sistemazione. Tutte e quattro sono state approvate all’unanimità.
Ora, dunque, gli impegni che avrà di fronte il Governo “sono di assumere questa priorità e di dare corso ai finanziamenti” continua Pizzetti. “Questo è importante sul fronte dei ponti transitati ad Anas, e in particolare per quello di Casalmaggiore. Abbiamo chiesto la nomina di un commissario per accelerare le procedure”. Naturalmente è stato preso in considerazione anche il ponte di San Daniele, che non è di competenza Anas, e che ha fonti di finanziamento proprie: “Ci saranno altri fondi che saranno destinati, con decreto imminente del Governo, alle province di Parma e Cremona, al fine di intervenire sull’infrastruttura in questione” conclude Pizzetti.
lb