Mauri e la sua terra: "Il Grande Fiume
è mio primo brano Spotify in italiano"
L’ultima sua opera però è particolarmente sentita e significativa, perché Mauri l’ha dedicata a casa sua, al Grande Fiume, al nostro Po. E risale all’epoca in cui Mauri suonava con i Corpo Volto, la sua prima band giovanile. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Era divenuto noto anche fuori dall’orizzonte italiano grazie alla sua partecipazione a X-Factor Israele, dove aveva ben figurato, non riuscendo ad entrare per un soffio nella finalissima. Ora il casalese Mauri, nome d’arte che sta per Maurizio Scaglioni, non ha abbandonato la sua vocazione artistica e musicale e anzi ha continuato a suonare e comporre, come fa da sempre, da quando era un ragazzo.
L’ultima sua opera però è particolarmente sentita e significativa, perché Mauri l’ha dedicata a casa sua, al Grande Fiume, al nostro Po. E risale – ora riarrangiata e completata – all’epoca in cui Mauri suonava con i Corpo Volto, la sua prima band giovanile.
Originario di Casalmaggiore, Maurizio peraltro ha sempre vissuto a pochi passi dall’argine del Po ed è nato al Vecchio Ospedale, che si trovava vicino al fiume. Tuttora residente in Israele, quando è stato a Casalmaggiore l’ultima volta nel secondo lockdown non ha dimenticato questo elemento naturale così caratteristico per la gente di Casalmaggiore, del Casalasco e del comprensorio Oglio Po, territorio che non a caso da due fiumi prende il nome.
Prodotta da Zerodbstudio di Casalmaggiore, la canzone oltre alla voce di Mauri vede l’accompagnamento al basso di Chicco De Santis, alla batteria di Alessandro Mori, alla chitarra di Emanuele Piseri, con la musica composta tra gli altri da Fabio Vicini e Alessandro Froldi e il missaggio audio di Francesco Pederzani. Il brano “Il Grande Fiume” sarà disponibile su Spotify, sul canale dell’artista, e sarà il primo in italiano dopo tanti in inglese. “E presto – promette Mauri – ne arriverà un altro in dialetto”. Perché le radici contano.
G.G.