Bozzolo e droga tra i minori, Torchio:
"Sappiamo, e non molleremo"
"Il segnale è molto chiaro - ha concluso Torchio - noi su questo non defletteremo e andremo a colpire i responsabili e anche oggi nell'incontro con il Maggiore della Compagnia dei Carabinieri di viadana parleremo anche di questo. Non molleremo, assolutamente". GUARDA IL VIDEO
L’allarme lanciato da don Nicola domenica in Chiesa a Bozzolo, della diffusione tra giovanissimi di droga, sia come consumo che come spaccio è conosciuta dall’Amministrazione e dall’Arma, che sta lavorando in ottica di prevenzione e repressione per quel che riguarda lo spaccio.
A renderlo noto, questa mattina, un intervento del primo cittadino Giuseppe Torchio che ha ribadito l’attenzione al fenomeno. “Desidero esprimere il mio pensiero – ha esordito il primo cittadino – in ordine alla questione emersa sulla stampa in questi giorni circa l’uso di sostanze e l’impegno delle istituzioni nei confronti dei minori, per evitare una situazione così spiacevole. Da mesi sono in corso riunioni con l’Azienda Speciale per i Servizi Sociali di Viadana e con il nostro settore tutela dei minori, con continui rapporti con i genitori e le famiglie, per cercare diaffrontare e di arginare la situazione. Io stesso ho accompagnato i genitori in questo percorso, con incontri nella casa comunale, e venerdì scorso presso la caserma dei Carabinieri. Ma prima di tutto questo è in atto anche in riferimento alle denunce e agli esposti presso la procura dei minori di Brescia e alle attività ispettive da parte dell’Arma dei Carabinieri una fortissima azione di monitoraggio che si è tradotta anche con alcune pene pecuniarie nei confronti di quanti hanno provveduto a distruggere gli impianti presso la nostra palestra e continue riprese attraverso le telecamere che sono state istallate.
Quindi il progetto di recupero, di dialogo, di incontri con la Cooperativa Alce Nero, venerdì saremo nelle condizioni di definire il progetto e anche gli incontri presso il consultorio che è operativo in Bozzolo e presso le sedi istituzionali con animatori di strada, psicologi e quant’altro. Il lavoro è seguito, però con la necessaria cautela, circospezione, riserbo, che riguarda delle attività nelle quali ci sono anche problemi di spaccio, quindi di individuazione dei responsabili per colpirli in maniera chiara perché la legge oggi difende chi consuma e utilizza per se queste sostanze. Quindi si sta lavorando in questa direzione con calma, e tutti i soggetti sono chiamati a dare una risposta, tutte le istituzioni, anche quanti sono stati chiamati alle riunioni in comune con i servizi sociali e non si sono presentati”.
A lanciare l’accorato grido d’allarme era stato don Nicola Premoli dal pulpito. Il prevosto aveva spiegato che era stato contattato da mamme fortemente preoccupate e spiegato che tutti avrebbero dovuto fare la propria parte. “Il segnale è molto chiaro – ha concluso Torchio – noi su questo non defletteremo e andremo a colpire i responsabili e anche oggi nell’incontro con il Maggiore della Compagnia dei Carabinieri di viadana parleremo anche di questo. Non molleremo, assolutamente”.
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