Politica

Oglio Po, conferenza stampa:
"Distretto? Diamoci una mossa!"

Ieri nel tardo pomeriggio, davanti all'ingresso dell'Oglio Po è stata organizzata una conferenza stampa alla presenza di Velleda Rivaroli, Mario Daina, Fabrizia Zaffanella, Luigi Borghesi, Paolo Longhini, Fabrizio Vappina e Adamo Manfredi proprio per ribadire il concetto che è tempo di muoversi al di là delle parole ed è anche tempo di fare uno sforzo per sistemare le criticità (di personale) del nosocomio Casalasco. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Un grazie – per qualcuno a denti stretti ma comunque un grazie – alla vicepresidente della Regione Letizia Moratti per aver partecipato all’inaugurazione della nuova TAC, ma pure un invito, adesso, a fare sul serio per mettere in piedi, con tutti i crismi del caso, quel distretto Casalasco Viadanese promesso. Metterlo in piedi, dotarlo di un vertice, di una sua autonomia e – come direbbero gli anziani – delle palanche da gestire. E, non ultimo, fare in modo che il distretto non abbia due teste (che insieme evidentemente, come dimostrato dall’ambito, non funzionano) ma una sola, o ASST Cremona o ASST Mantova. In fondo questo territorio unisce, da sempre, due province e amministrazioni diverse. In fondo, 30 anni fa, quando Oglio Po nacque, fu legato allo sforzo comune di tre comuni, due mantovani (Bozzolo e Viadana) e uno cremonese (Casalmaggiore) che misero da parte appartenenza, provincialismi e i propri ospedali per un fine più alto.

Ieri nel tardo pomeriggio, davanti all’ingresso dell’Oglio Po è stata organizzata una conferenza stampa alla presenza di Velleda Rivaroli, Mario Daina, Fabrizia Zaffanella, Luigi Borghesi, Claudio Bottura, Fabrizio Vappina e Adamo Manfredi ( sottoscrittori anche se non presenti Stefano Bini, Paolo Longhini, Pierluigi Pasotto e Stefano Simonazzi) proprio per ribadire il concetto che è tempo di muoversi al di là delle parole ed è anche tempo di fare uno sforzo per sistemare le criticità (di personale) del nosocomio Casalasco.

IL PENSIERO COMUNE – “Ci pare corretto fare due riflessioni in merito alla presenza dell’Assessore Moratti all’Ospedale OglioPo avvenuto la scorsa settimana, per l’inaugurazione della TAC donata dall’Associazione Uniti per la Provincia Cremona, associazione che ringraziamo pubblicamente. Riteniamo molto positiva la dichiarazione dell’Assessore sull’istituzione del Distretto Casalasco-Viadanese OglioPo, unico in Lombardia, che va nella giusta direzione ed è fondamentale per noi per una vera ripresa dei servizi integrati tra Ospedale e territorio. Da mesi lo stiamo ribadendo in tutte le sedi ed è corrispondente alle richieste nostre, dei Sindaci e dei Consiglieri Regionali che in questi mesi hanno presentato varie istanze. Ci pare però altrettanto importante ricordare che in questi anni l’Ospedale è stato purtroppo smantellato nei vari dipartimenti e primariati, a partire dal Punto Nascite, ed è positivo il piccolo segnale di ripresa, su cui si deve però procedere speditamente con il ripristino ed il potenziamento immediato di una serie di reparti che sono fondamentali, ma che soffrono per la grave carenza del personale medico ed infiermeristico: cardiologia, anestesia, psichiatria, radiologia e ginecologia. Ci aspettiamo quindi ora che velocemente esca la delibera Regionale di istituzione del Distretto e che lo stesso sia chiaramente afferente ad una unica ASST, come peraltro prevede la norma: non si può ripetere l’errore del passato Ambito Distrettuale Interaziendale, con competenze divise tra le due ASST e che ha prodotto risultati devastanti in termini di disgregazione dei servizi. Ci aspettiamo che per il Distretto sia velocemente nominato un Direttore e che il Distretto Casalasco Viadanese (OglioPo), come previsto dalla norma, abbia autonomia economico-finanziaria e gestionale. Compreso quindi il coordinamento di tutte le attività legate alla rete ospedaliera e territoriale, Ospedale OglioPo per acuti Dea di I Livello, Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali afferenti all’area casalasco-viadanese che, lo ribadiamo, devono essere tutte coordinate tra di loro da una unica testa! Siamo anche del parere che sia stata fatta la scelta corretta, in quanto il Distretto deve corrispondere al Piano di Zona, per una vera e concreta integrazione del sanitario con il socio-sanitario ed il sociale. Auspichiamo anzi che il Piano di Zona sia sempre più integrato tra ConCaSS ed Azienda Consortile OglioPo, per servizi che devono essere resi omogenei territorialmente. Finiamo con una riflessione: il territorio Casalasco Viadanese OglioPo è un territorio unito. Ci sono tante sfide, non solo in ambito sociale e sociosanitario, che ci attendono e che devono vedere l’OglioPo muoversi in maniera compatta, per cercare di dare delle risposte concrete ai bisogni del territorio. Il nostro lavoro va in questo senso perché la politica ha questo unico ruolo: deve unire e deve dare risposte chiare ad un territorio ed ai cittadini che ne fanno parte!

VELLEDA RIVAROLI (Coordinatore Circoli PD del Casalasco e Componente Segreteria PD Cremona) – “Da anni l’Ospedale Oglio Po è oggetto di insufficienti investimenti. Come PD speriamo che questa rinnovata attenzione da parte di Regione con la presenza dell’Assessore Moratti, non sia solo un atto di facciata, ma di sostanza e che sia il primo di tanti altri passi che dovranno essere fatti speditamente per rafforzare il presidio ospedaliero, in particolare attuando le linee del Poas dell’Asst di Cremona, deliberate già lo scorso luglio. In particolare è essenziale che il nostro Ospedale continui a restare un DEA di I Livello! Auspichiamo anche che la delibera di Giunta Regionale di istituzione del Distretto Casalasco Viadanese sia imminente e soprattutto è fondamentale che lo stesso sia dipendente da una unica ASST, come previsto dalla legge. Ci aspettiamo che al Distretto siano affidate la gestione ed il coordinamento di tutti i presidi territoriali OglioPo (Case di Comunità ed Ospedali di Comunità), con l’erogazione completa di tutte le prestazioni sanitarie e socio assistenziali distrettuali di medicina territoriale

LUIGI BORGHESI – “La pandemia ha evidenziato l’importanza di un’ospedale come Oglio Po e la lungimiranza di 30 anni fa quando si decise per la chiusura di tre ospedali per farne uno unico. Abbiamo un ospedale dotato di tutta la strumentazione a servizio dei cittadini, una cardiologia e una radiologia attrezzate, così come le camere operatorie. Va affrontata la carenza di personale, e per farlo serve procedere con tutto il resto“.

MARIO DAINA – “Continuiamo un percorso iniziato da tempo, un percorso politico non facile che ha unito il territorio. La questione del Distretto è una questione importante: ci aspettiamo adesso che venga messo nero su bianco il tutto e che si proceda con tempi stretti. Oggi ci sono tutte le condizioni affinché il distretto parta. Bisognerà fissare la data, stabilire un budget, nominare un direttore e scegliere un’ASST specifica. Perché il distretto deve far capo ad una sola ASST visto che della gestione a due abbiamo già avuto esperienza ed abbiamo visto che non ha funzionato. Dobbiamo dare sicurezza a questo territorio, altrimenti il rischio è quello di un progressivo depauperamento. Non vogliamo essere pessimisti, ma bisogna cominciare a realizzare quello che si è promesso“.

FABRIZIA ZAFFANELLA – “A fronte delle proposte elaborate serve soprattutto, ed è molto importante, il supporto delle Amministrazioni locali. Sono le amministrazioni locali che devono accompagnare la realizzazione del distretto“.

CLAUDIO BOTTURA (Bozzolo) – “La pandemia ha messo in luce una carenza importante, che è quella sui servizi sociosanitari. Un comune come quello di Bozzolo ha dovuto sopperire alla mancanza con una spesa e solo per l’anno scorso, di 500 mila euro. Bisogna fare in modo che nasca davvero una struttura che sia in grado di aiutare i fragili. E servirà di più, per quello che riguarda l’ospedale: intanto che le strutture siano realmente integrate tra loro. Tanto per fare un esempio, se qualcuno esce dall’ospedale ed ha bisogno di riabilitazione, deve essere indirizzato verso l’ospedale di Bozzolo che ha le risorse necessarie, e non come capita verso strutture private“.

ADAMO MANFREDI (M5S Casalmaggiore)- “Fa piacere vedere come il lavoro per il distretto sia servito. Qualcuno si è mosso tanto. Non è l’ASST che ci auspicavamo e che ancora adesso è soluzione, ma quello del distretto è già un primo passo“.

Nazzareno Condina

 

 

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