20 anni di Coop Storti Maria: così
il lavoro ha ridato dignità a tanti
Ma giovedì l’occasione è stata valida per un saluto, e per toccare con mano, anche da parte del Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali con la direttrice Cristina Cozzini e il presidente Massimo Mori. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Vent’anni per la Cooperativa Storti Maria, vent’anni e un percorso di crescita notevole, che ha portato oggi anche a rovesciare paradigmi precostituiti: oggi alcuni dei ragazzi seguiti dalla Cooperativa, con disabilità e che hanno iniziato il percorso anche per alcuni problemi relazionali, vivendo ai margini, lavorano nella sede staccata di Vicoboneghisio per alcune delle più importanti aziende locali e nazionali.
La prima a credere nella Storti Maria fu la Ballarini di Rivarolo Mantovano, quando il dottor Mario Volta parlò all’allora direttore dell’azienza virgiliana Francesco Ferron, presente giovedì alla Cooperativa, poi il Consorzio Casalasco del Pomodoro e non solo. Questi ragazzi spesso entrano anche nel controllo qualità, di fatto verificando quanto realizzato nei passaggi precedenti della catena di montaggio da ragazzi normodotati.
Un cambio di prospettiva, come si diceva e come ha spiegato Giordano Riva, presidente della Cooperativa. Con lui la consigliere Kumari Bandna, l’educatrice Amandeep Kaur e don Alfredo Assandri, parroco della frazione. Ma giovedì l’occasione è stata valida per un saluto, e per toccare con mano, anche da parte del Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali con la direttrice Cristina Cozzini e il presidente Massimo Mori.
G.G.