Mario Daina: "Ambiente e sostenibilità
dovrebbe essere il futuro". E non lo è
"Sappiamo ,anche se si fa finta di niente, che il nostro territorio ,ha uno dei livelli più alti di inquinamento, determinato soprattutto da polveri sottili e non solo. A differenza di altri problemi non suscita però critiche e preoccupazioni, anzi, si ritorna a sostenere da certe forze politiche ,come successo a Viadana, il nucleare, mentre a Casalmaggiore parlare dei danni derivanti dalla plastica,dello smaltimento irregolare dei fanghi, di agricoltura intensiva, come successo in Consiglio comunale è quasi un sacrilegio
Le premesse dell’applicazione del PNRR sulle politiche ambientali ed energetiche? Deludenti. E intanto viviamo in una zona in cui l’inquinamento aumenta e ritorna lo spettro del nucleare come panacea di tutti i mali. A parlare è Mario Daina, responsabile Casalasco del PD: “Sappiamo, anche se si fa finta di niente, che il nostro territorio ha uno dei livelli più alti di inquinamento, determinato soprattutto da polveri sottili e non solo. A differenza di altri problemi non suscita però critiche e preoccupazioni, anzi, si ritorna a sostenere da certe forze politiche, come successo a Viadana, il nucleare, mentre a Casalmaggiore parlare dei danni derivanti dalla plastica, dello smaltimento irregolare dei fanghi, di agricoltura intensiva, come successo in Consiglio comunale è quasi un sacrilegio. L’inquinamento in Italia causa 60000 morti all’anno, è una piaga sociale. Sostenibilità e transizione ecologica dovrebbero essere le parole del futuro. Questo ci obbliga a ripensare il modello attuale di crescita a cui fa riferimento la nostra società, orientata prevalentemente al consumo. Dopo decenni di “acquista e sarai felice” sta arrivando un’ondata di incrementi di tutti i beni di consumo, che mette in crisi l’attuale modello e le dinamiche di collocazione sociale delle persone. Per un cambiamento profondo del nostro sistema produttivo, dello sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e una riorganizzazione della società, le risorse ci sarebbero: quelle del P.N.R.R. Constatato che le premesse sono deludenti. Le disuguaglianze invece di diminuire aumentano. Occorre mettere in testa a chi ci governa che le disuguaglianze non sono un prezzo da pagare alla crescita ma al contrario è la sua riduzione che è un prerequisito a tornare ad una crescita giusta e sostenibile. Quale progetto e quale visione ha la nostra Amministrazione? Vivere alla giornata“.
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