Rive Gauche: "Moratti a Oglio Po,
ecodoppler da un'altra parte"
"Noi continueremo a monitorare la situazione sul nostro ospedale e ne riferiremo ai cittadini e non ci stancheremo di fare segnalazioni e richieste ai dirigenti sanitari e alla politica, affinchè il diritto alla cura, anche per il nostro territorio, sia garantito e la sanità pubblica sia valorizzata e tutelata".
Delusi dalla visita della vice presidente di Regione Lombardia ed assessore al Welfare Letizia Moratti. Questo in estrema sintesi il sentimento prevalso dopo il passaggio a Oglio Po espresso dal Circolo Rive Gauche Casalmaggiore Piadena. Perché, spente le luci, la realtà dell’ospedale e dei servizi è un’altra.
“Siamo delusi – scrive Gloria Barili – dalla visita dell’ assessore regionale Letizia Moratti al nostro presidio ospedaliero, in occasione dell’inaugurazione della nuova tac, strumento ricordiamo non arrivato dalla regione Lombardia ma dall’ass. Uniti per la provincia di Cremona, grazie alle donazioni di tanti cittadini e cittadine. La visita ci è sembrata poco più di una passerella, nessuna informazione nuova e concreta in riferimento alle progettualità sul nostro ospedale e sul Distretto. L’assessore ha parlato di investimenti strutturali, soldi che arrivano dal governo, che verranno sbloccati forse a metà 2022 e dei quali eravamo già a conoscenza da marzo 2021, quasi un anno fà, sappiamo serviranno principalmente per lavori di adeguamento antisismico e antincendio. Ha poi parlato il distretto Oglio Po a scavalco tra la provincia di Mantova e Cremona confermando la competenza delle due Asst, esperienza già fallita dal 2015 con l’ambito distrettuale sperimentale. L’assessore nonché vicepresidente della regione, ha informato di un piano triennale per l’assunzione di infermieri/e, ma quanti saranno destinati a Casalmaggiore ? l’avrebbe dovuto specificare insieme al direttore generale della Asst Giuseppe Rossi che l’affiancava in conferenza stampa, magari ricordando che gli infermieri sono figure professionali che non devono venire considerate semplici numeri utili per coprire turni, ma devono essere valorizzate per la loro esperienza e professionalità, un modo anche per fidelizzarle alla struttura nella quale lavorano. La vicepresidente ha poi parlato di 13 grandi apparecchiature in arrivo ad Asst Cremona. Chiediamo ai dirigenti Dott. Rossi e Canino , se alcune di queste strumentazioni saranno destinate anche ad Oglio Po o, tenuto conto della costruzione del nuova ospedale, rimarranno a Cremona e dovremo contare ancora solo sulla generosità delle associazioni del territorio?
Mentre l’ass. Moratti solcava la soglia dell’ ospedale, una signora al cup prenotava un ecodoppler scoprendo che questo semplice esame è momentaneamente sospeso, bisogna andare a Cremona e l’attesa è di 2 mesi circa, mentre l’ esame test cardiovascolare da sforzo pediatrico (un semplice test da sforzo) è sospeso sia a Casalmaggiore che a Cremona e come capita spesso,ci dobbiamo spostare fuori regione. Proprio in riferimento alle liste d’attesa per esami e visite specialistiche, problema che esiste anche prima dell’emergenza covid-19, l’assessore ha dichiarato che ci stanno lavorando con soluzioni premianti o penalizzanti per le strutture private accreditate, mentre a nostro avviso, invece di spronare i privati servirebbe solamente far funzionare le strutture pubbliche . Insomma le solite promesse che sentiamo ormai da anni e per l’Oglio Po nessuna soluzione per ginecologia, psichiatria e pediatria, reparti ormai ridotti ai minimi termini. Siamo stanchi di proclami, promesse, alla fine della conferenza stampa blindata, niente di nuovo è stato detto oltre a quello che già conoscevamo e il sindaco Bongiovanni ha perso un’occasione per fare qualche domanda specifica. Ora temiamo persino che gli investimenti strutturali su Oglio Po servano solo per renderlo più appetibile alle realtà private, speriamo di essere smentiti.
Noi continueremo a monitorare la situazione sul nostro ospedale e ne riferiremo ai cittadini e non ci stancheremo di fare segnalazioni e richieste ai dirigenti sanitari e alla politica, affinchè il diritto alla cura, anche per il nostro territorio, sia garantito e la sanità pubblica sia valorizzata e tutelata“.
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