Acquanegra, incidente mortale:
36enne indiano perde la vita
Un paio di connazionali giunti poco dopo l'incidente hanno riferito che la vittima teneva moglie e due figli nella Patria d'origine mentre a Brescia vive un fratello di cui però non avevano contatto telefonico. Interrotta a lungo la provinciale in attesa del nulla osta da parte del magistrato
Incidente mortale lunedi sera sulla provinciale 67 che collega Acquanegra sul Chiese a Marcaria. Un uomo di 36 anni di origini indiane è deceduto dopo essere stato investito in bicicletta da una Audi A 1 condotta da un giovane del posto. Ancora da stabilire le cause esatte della tragedia al vaglio dei Carabinieri di Acquanegra. In supporto sono giunti anche i colleghi della stazione di Marcaria e successivamente quelli di Gazzuolo. Nelle vicinanze era anche atterrato un elicottero dell’Ospedale di Brescia che però si è rivelato inutile in quanto un arresto cardiaco aveva già provocato la morte dell’investito. L’indiano, poco prima delle 19, stava percorrendo il tratto di strada da Acquanegra verso Mosio, dove risiedeva e nella stessa direzione viaggiava anche l’Audi nera. I Carabinieri stanno valutando la versione secondo la quale l’indiano potesse non essere in sella al suo mezzo, una bici elettrica grigia, ma la stesse spingendo a mano tenendola per il manubrio. Per questo motivo l’automobilista, sotto shock, è stato sentito a lungo dai militari. Potrebbe trattarsi dunque di un tamponamento provocato dal buio che regnava a quell’ora sulla provinciale. Dopo l’investimento l’Audi ha proseguito per alcun i metri tornando subito indietro dopo che il conducente si è reso conto dell’accaduto. La macchina presentava solo una leggera ammaccatura sotto il paraurti anteriore sulla parte destra. Accanto al cadavere avvolto in un telo verde, una scarpa della vittima e un sacco di cipolle sparse sul ciglio del fossato. Un paio di connazionali giunti poco dopo l’incidente hanno riferito che la vittima teneva moglie e due figli nella Patria d’origine mentre a Brescia vive un fratello di cui però non avevano contatto telefonico. Interrotta a lungo la provinciale in attesa del nulla osta da parte del magistrato. Al servizio Aci dei F.lli Rossi di Bozzolo il compito di prelevare sia la macchina che la bici elettrica messi sotto sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Ros Pis