Cultura

Canneto, con Sericulture: My house is
made of silk baco da seta protagonista

La mostra pone le sue basi nel legame territoriale che sussiste tra la pratica dell'allevamento del baco per la produzione serica e il suolo delle province di Mantova e Cremona, dove sono ancora presenti le storiche filande

Da sabato 12 febbraio a domenica 6 marzo 2022 il Museo Civico di Canneto sull’Oglio, in occasione della riapertura al pubblico, ospita la mostra Sericulture – My house is made of silk. Un percorso fra tradizione serica e arte contemporanea a cura del Collettivo Refe (Anna Bottoli, Natascia Consalvo, Chiara Furfari e Maria Tezza) e di AEMOC (Associazione Ecologica Museo Oglio Chiese) in collaborazione con il Museo Civico di Canneto sull’Oglio, Palazzo del BUE di Rivarolo Mantovano, l’Ecomuseo della seta e delle ruralità di Ortì (RC), l’Ecomuseo delle valli Oglio Chiese.

Espongono Carlo Balestreri, Lorenzo Scarpellini e Angela Viola.

La mostra pone le sue basi nel legame territoriale che sussiste tra la pratica dell’allevamento del baco per la produzione serica e il suolo delle province di Mantova e Cremona, dove sono ancora presenti le storiche filande.

La pratica dell’allevamento del baco da seta radica le sue antiche origini in Cina, probabilmente già nel VII millennio a.C. Nel tempo l’arte della produzione serica si diffonde prima verso il Giappone, la Corea e l’India, per giungere in Europa solo attorno al 550 a.C. Dal XII secolo l’Italia detiene il primato della manifattura della seta e, tra le regioni più attive sotto questo profilo, la Calabria si distingue per la produzione dei bozzoli e la loro trasformazione in seta grezza. La bachicoltura si configura come proficua fonte di reddito e di supporto all’economia agricola e alla produzione e commercio di tessuti. Con la Rivoluzione Industriale, l’allevamento del baco da seta ha un grande sviluppo, soprattutto nel nord Italia, per fornire le nascenti filande industriali di materia prima.

Ri-scoprire e valorizzare una pratica antica e radicata nel territorio attraverso testimonianze storiche e fotografiche; dare l’opportunità alla generazione degli adulti di ritrovare con orgoglio immagini, oggetti e luoghi familiari, a quella dei più giovani di aprire lo sguardo sulle preziose tradizioni autoctone; ancorare al presente – che mai come ora ha bisogno di informazione e sensibilizzazione – pratiche e usanze che riguardano il territorio italiano da oltre un millennio; guardare a tali pratiche attraverso gli occhi di un’arte giovane. Questi sono gli aspetti che delineano il carattere della mostra Sericulture – My house is made of silk, che avrà luogo dal 12 febbraio al 6 marzo presso il Museo Civico di Canneto sull’Oglio (Mantova) in Piazza Gramsci.

Il display della mostra segue l’andamento planimetrico del Museo. Nella Galleria ha luogo l’esposizione di una selezione di oggetti della collezione permanente del Centro di Documentazione dell’Ecomuseo Valli Oglio-Chiese di Canneto sull’Oglio, oltre a documenti e fotografie storiche messi a disposizione dal Centro di Documentazione “Non solo cose” di Bozzolo. All’ingresso, nella Sala civica, si alternano il video di Carlo Balestreri, che documenta e testimonia l’antica filanda di San Giovanni in Croce (Cremona) e il video realizzato con immagini provenienti dal fondo fotografico Favalli e da altri archivi, che coglie vari momenti della lavorazione dei bozzoli a Canneto sull’Oglio.

A questi primi cenni storici, segue una diversa e rinnovata prospettiva focalizzata sul presente con le opere di due giovani artisti: Lorenzo Scarpellini e Angela Viola. Il primo pone l’accento sulla crisalide, invadendo lo spazio d’ingresso con numerose crisalidi tratte dalla serie Gusci e creando un’installazione immersiva e colma di suggestione; Angela Viola, con l’opera La salita nel bosco costituita da quattro illustrazioni stampate con interventi di ricamo, rappresenta la metamorfosi del baco da seta, completamente addomesticato dall’uomo che ne gestisce il ciclo vitale.

Il percorso espositivo prosegue con una interessante e completa serie di scatti fotografici originali che documentano le fasi della lavorazione dei bozzoli in una filanda di Mantova. Alcuni pannelli con documenti, accompagnati da oggetti e preziosi manufatti in seta otto- novecenteschi, introducono alla seconda parte della mostra, allestita al piano superiore nelle sale del Centro di documentazione dell’Ecomuseo delle Valli Oglio Chiese dove vengono messi in evidenza oggetti e attrezzi legati alla coltivazione del gelso, all’allevamento domestico dei bachi da seta e alla produzione familiare del filato che fanno parte dell’esposizione permanente della raccolta. Chiude il percorso una visita alla sala del costume dove sono esposti al pubblico capi d’abbigliamento e accessori realizzati con straordinaria perizia in preziosi tessuti e ricami serici. Un’occasione per apprezzare ancora una volta la ricchezza e la varietà delle collezioni che AEMOC custodisce.

Lungo tutto il percorso di visita sarà possibile ascoltare con i propri dispositivi (disposizioni anti Covid-19) delle composizioni elettroacustiche appositamente create dalla musicista Trice e ispirate al ciclo vitale dei bachi: nascita, arrampicata, formazione del bozzolo e metamorfosi.

L’esposizione verrà accompagnata da una serie di eventi a tema che consentiranno di completare la conoscenza di questa interessante “via della seta”.

L’inaugurazione sarà sabato 12 febbraio 2022 alle ore 17.00.
La mostra rimarrà aperta sabato e domenica, dalle ore 14.30 alle ore 18.30. La domenica mattina dalle ore 10.00 alle 12.30.

redazione@oglioponews.it

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