Mantova, no richiesta di Green Pass
(sino al pronunciamento del garante)
Qualche polemica ha suscitato nei giorni scorsi anche l'esposizione dei cartelli che interdicono i locali ai non possessori del green pass rafforzato (in sostanza a chi non ha fatto il vaccino), in riferimento sosprattutto ai bar. "Io posso entrare, prendere un caffé da asporto e poi uscire - ci spiega chi ci ha fatto la segnalazione"
Nelle grandi città qualche negoziante si sta ribellando al controllo del green pass per l’accesso. Pochi in verità, ma la resistenza alle norme restrittive del governo esiste. Anche a Mantova è apparso un cartello in un negozio, una fioreria storica come ci spiega chi ci ha inviato la foto. Il negozio non chiede il Green Pass per l’accesso e a fianco del cartello più grande in cui si dà libero accesso c’è la motivata spiegazione del perché non lo si richiede. “Questa azienda – si legge nel comunicato – ha inviato richiesta formale di pronunciamento in merito alla legittimità di richiesta del Green Pass al Garante della Privacy”. La richiesta è stata presentata e protocollata. “La volontà non è quella di disubbidire alle leggi, piuttosto qui nessuno ha intenzione di commettere reati perseguibili penalmente verso clienti e dipendenti. Pertanto sino al pronunciamento del Garante della Privacy in merito al quesito di legittimità sottoposto alla sua attenzione la richiesta del Green Pass è sospesa in questi locali e nessuno è autorizzato a chiederlo”. Qualche polemica ha suscitato nei giorni scorsi anche l’esposizione dei cartelli che interdicono i locali ai non possessori del green pass, in riferimento sosprattutto ai bar. “Io posso entrare, prendere un caffé da asporto e poi uscire – ci spiega chi ci ha fatto la segnalazione – per cui sono cartelli che non capisco. Non è vero che non posso entrare, non posso consumare al bancone o sedermi ma posso comunque prendere un caffé e bermelo fuori”.
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