Cronaca

Rivarolo Mantovano, dai lavori al
Palazzo Pretorio le tracce dei Gonzaga

Soddisfazione è stata manifestata dal Sindaco Massimiliano Galli che ricorda come" il completamento del restauro del Palazzo pretorio rimane uno degli obiettivi dell'amministrazione comunale. Al riguardo, la candidatura viene costantemente inoltrata a tutti i Bandi nazionali e regionali compatibili per rintracciare le risorse necessarie al completamento dell'impresa". GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

In Piazza Finzi, il progressivo smantellamento del cantiere di restauro delle facciate e della copertura di Palazzo pretorio, ala est, sta rivelando gli antichi fasti del Borgo gonzaghesco. L’importanza dei lacerti di affreschi cinquecenteschi rinvenuti in corso d’opera, erano già stati segnalati, sul finire dell’estate, da Francesco Bresciani, cultore delle antichità locali, che ne aveva dato l’annuncio sul periodico La Lanterna, trimestrale di cultura rivarolese edito dalla Pro Loco, col sostegno della Fondazione Sanguanini Rivarolo Onlus, per la direzione, ormai trentennale, di Roberto Fertonani.

Il Bresciani ha infatti riconosciuto, nella sinopia superstite al piano nobile del Palazzo, gli elementi che componevano lo stemma araldico di Anna d’Aragona, seconda moglie Vespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta e signore dei luoghi nella seconda metà del Cinquecento. La prematura scomparsa della consorte, deceduta a Rivarolo nel luglio del 1567, è probabilmente all’origine della decisione di immortalarne le insegne sulle facciate dell’erigendo Palazzo pretorio.

Va qui annotato come, negli anni a seguire e proprio per volere di Vespasiano, il Borgo avrebbe manifestato una profonda trasformazione urbanistico-edilizia, evolvendo da Castrum medievale a Borgo rinascimentale. Il perno dell’operazione urbanistica voluta dal Signore è rappresentato da Piazza Finzi, ancora nominata “Piazza grande” nel Catasto Teresiano del 1784: un vasto mercatale porticato di 120 metri di lunghezza per 35 di larghezza, sul quale prospetta il Palazzo pretorio, adibito a sede delle Magistrature locali e dell’Annona. Il fabbricato, eretto inglobando la Porta settentrionale del Castrum adibita a Torre civica, fu probabilmente decorato sul finire del Cinquecento. Di questa decorazione ad affresco, che in origine incorniciava probabilmente tutta la facciata nei suoi 40 metri di sviluppo, rimangono tracce nella superstite partitura a lesene giganti di stampo manierista, all’interno della quale trova spazio lo stemma di Anna d’Aragona.

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Soddisfazione è stata manifestata dal Sindaco Massimiliano Galli che ricorda come” il completamento del restauro del Palazzo pretorio rimane uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale. Al riguardo, la candidatura viene costantemente inoltrata a tutti i Bandi nazionali e regionali compatibili per rintracciare le risorse necessarie al completamento dell’impresa. Un’operazione complessiva valutata intorno ai 2 milioni e mezzo di euro, sulla quale l’Amministrazione, ad oggi è riuscita a canalizzare risorse a fondo perduto per oltre mezzo milione di euro”.

redazione@oglioponews.it (video Alessandro Osti)

 

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