La Marconi ha il suo inno: lo hanno
scritto i ragazzi di Rivarolo del Re
Il nuovo inno è stato presentato ieri mattina presso le medie delle scuole di Rivarolo, alla presenza del Sindaco Luca Zanichelli. Per evidenti motivi di Covid l'inno è stato presentato in esclusiva presenza degli insegnanti necessari, della dirigente scolastica e di chi lo ha realizzato, oltre ai giornalisti. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1 E I VIDEO INTEGRALI DELL'INNO E DELLE INTERVISTE
Parla di amicizia, di inclusione, di uguaglianza. Parla di sogni, di una scuola che aiuta a costruirli, di libertà e del futuro. E’ il nuovo inno dell’Istituto Marconi. Nasce dal testo elaborato in rima da alcune classi della scuola di Rivarolo del Re, dal paziente (e competente in fatto musicale) lavoro del professor Pierpaolo Vigolini, che l’ha adattato e musicato in un’atmosfera HipHop adatta ai ragazzi. Nasce poi dal lavoro degli insegnanti in classe che hanno aiutato gli scolari per la realizzazione del video.
Ha coinvolto tutti il video: realizzato con la solita bravura da Matias Mocci e messo a punto con la collaborazione fondamentale del rappresentante dei genitori Francesco Argento. Tutte le classi hanno preso parte al video, di tutti i vari ordini: dall’infanzia alle elementari e alle medie che fanno capo alla Marconi. L’inno si intitola “Sintonizziamoci”, ed anche quello è parte di un discorso complessivo che vede (la spinta di Sandra Guidelli è evidente) il ruolo degli studenti come quello di una cittadinanza attiva, coesa, protagonista, includente e accogliente.
Il nuovo inno è stato presentato ieri mattina presso le medie delle scuole di Rivarolo, alla presenza del Sindaco Luca Zanichelli. Per evidenti motivi di Covid l’inno è stato presentato in esclusiva presenza degli insegnanti necessari, della dirigente scolastica e di chi lo ha realizzato, oltre ai giornalisti. Poco male, appena sarà possibile, anche in questo caso l’inno verrà presentato dai ragazzi magari (e perché no visto che l’inaugurazione è imminente) nel teatro di Rivarolo del Re.
QUI SOTTO L’INNO INTEGRALE
LUCA ZANICHELLI (sindaco di Rivarolo del Re) – “La presentazione dell’inno della scuola Marconi presso i plessi di Rivarolo del Re è una manifestazione importantissima per noi, un progetto fondamentale per la scuola, dell’Istituto Marconi che comprende anche i plessi di Rivarolo del re. Un’identificazione territoriale bella che identifica la scuola appartenente a un territorio, con caratteristiche e peculiarità specifiche. Penso che queste siano iniziative importantissime: sensibilizzano i nostri ragazzi all’appartenenza alla propria scuola e al proprio territorio. C’è bisogno di questo, c’è bisogno di riapprppriarsi della propria identità e della propria cultura, delle proprie radici. Ritengo l’inno una cosa veramente bella, preziosa per le nostre scuole”.
PIERPAOLO VIGOLINI (insegnante e compositore dell’Inno) – “L’inno dell’Istituto Marconi che si intitola Sintonizziamoci nasce dalla fantasia creativa dei ragazzi della II A e B della scuola secondaria di Rivarolo del Re i quali hanno concepito il testo inquadrando alcuni aspetti fondamentali dell’educazione. Crescere nella libertà, crescere nelle competenze comunicative e anche affrontare il tema del bullismo che è sempre di cocente attualità. La canzone parla della capacità di mettersi nei panni degli altri con empatia. Un grande lavoro dal punto di vista del testo che poi ha visto la realizzazione pratica in studio di registrazione e poi il video per il confezionamento finale di questo prodotto che ben rappresenta lo spirito di questo Istituto”
BARBARA ROSA (insegnante al plesso di Rivarolo del Re) – “Sono l’insegnante di seconda A, in seconda B c’è la collega Melissa Balestreri, abbiamo curato la parte di scrittura del testo e abbiamo semplicemente dato degli imput ai ragazzi, poi in realtà è tutto frutto della loro fantasia e ci sorprendono sempre, perchè dando anche pochi spunti sulla scuola, siamo partiti dall’IC Marconi Costruiamo i Sogni e da lì è nato tutto, sono stati davvero molto bravi a creare rime e riferimenti al loro modo di vivere la scuola. Come vivono la scuola, come la vorrebbero, Un lavoro pieno di entusiasmo e di voglia di fare”.
WALTER VANINI (responsabile degli insegnanti) – “La nostra scuola mette al centro sicuramente gli alunni, nel senso che i professori non sono più come i professori di 40 ani fa che erano responsabili di una educazione nozionistica, ma sempre più tutor, nel senso che dobbiamo indirizzare gli alunni verso le loro aspirazioni. Per questo lavoriamo sempre a molti progetti in questa scuola, progetti dove gli alunni sperimentano se stessi, si mettono in gioco per una cittadinanza digitale e per una cittadinanza europea”.
MATIAS MOCCI (Videomaker) – “La realizzazione del video è durata mezza giornata. Abbiamo coinvolto sia le classi di Rivarolo che quelle di Casalmaggiore e abbiamo deciso insieme ai professori che hanno seguito tutto il progetto di riprendere i ragazzi in momenti differenti della loro giornata in modo da raccontare quello che succede nelle varie scuole durante una giornata di educazione. E’ stata un’esperienza divertente perché ho avuto la possibilità di lavorare direttamente con i bambini che ovviamente erano pieni di entusiasmo ed hanno partecipato attivamente alla realizzazione delle riprese”.
FRANCESCO ARGENTO (rappresentante dei genitori) – “Ho aiutato a realizzare questo inno e questo video e se posso dò una mano in altri progetti. Collaborare con la scuola e realizzare i sogni dei bambini è sempre un piacere”.
SANDRA GUIDELLI (dirigente scolastica) – “La realizzazione di questo video è stato un progetto molto interessante, per la nostra scuola, un progetto che ha creato senso di appartenenza e unione tra i due plessi, quello di Rivarolo del Re e quello di Casalmaggiore. E’ un progetto che ha visto coinvolti la componente dei genitori, con il nostro Francesco Argento che ci ha portato un tecnico, che si è messo a disposizione in maniera gratuita, il nostro Matias Mocci, ed è un progetto che ha visto la collaborazione di molti docenti, docenti della scuola secondaria, le professoresse di italiano che hanno collaborato con i ragazzi delle seconde medie, seconda A e B, a scrivere il testo del nostro inno. Un inno che è in rima, anche breve, ma denso di significati. Un inno che parla di accoglienza perché i ragazzi nella nostra scuola si sentono accolti, un inno che parla di bullismo, un testo che parla dell’utilizzo delle discipline, soprattutto della storia, per imparare a non fare gli erroni che abbiamo fatto noi, tutte le generazioni precedenti. Studiare la storia significa capire ciò che è stato per non ripeterlo”.
QUI SOTTO LE INTERVISTE INTEGRALI AI PROTAGONISTI
N.C. (testo e video)