Invisibile Kollettivo con L'Avversario
in scena sabato al Teatro Comunale
Realizzare romanzi sulla scena: da questa attrazione per testi pensati non direttamente per il teatro nasce nel 2017 Invisibile Kollettivo ovvero Elena Russo Arman, Franca Penone, Alessandro Mor, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti
Il celebre e folgorante capolavoro di Emmanuel Carrère “L’Avversario” diventa una lettura scenica che Invisibile Kollettivo, gruppo composto da Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman, porta in scena al Teatro Comunale di Casalmaggiore sabato 22 gennaio alle ore 21, nuovo appuntamento della Stagione 2021-2022 diretta da Giuseppe Romanetti, realizzata dal Comune di Casalmaggiore, con il sostegno della Regione Lombardia.
Fedelissimo al testo originale, lo spettacolo, prodotto da Teatro dell’Elfo con il sostegno di ERT – Emila Romagna Teatro Fondazione, mette in scena un fatto di cronaca realmente accaduto: il 9 gennaio 1993, a Prévessin-Moëns, nella Francia orientale, Jean-Claude Romand ha ucciso moglie, figli e genitori. Poi ha tentato, invano, di suicidarsi. Le indagini che sono seguite al suo gesto hanno rivelato che non era un medico come aveva sempre sostenuto. Mentiva da diciotto anni, e quando stava per essere scoperto, ha preferito sopprimere tutte le persone di cui non avrebbe mai potuto reggere lo sguardo e, per questo, è stato condannato all’ergastolo.
«Io sono entrato in contatto con lui, ho assistito al suo processo, e ho tentato di raccontare con precisione, giorno dopo giorno, questa vita di solitudine, d’impostura e d’assenza – scrive Emmanuel Carrère – Di immaginare cosa gli passava per la testa durante le lunghe ore vuote, senza progetti né testimoni, che avrebbe dovuto trascorrere al lavoro e invece passava nei parcheggi autostradali o nei boschi del Jura. Di capire che cosa, in un’esperienza umana tanto estrema, mi ha toccato così da vicino. E tocca, credo, ciascuno di noi».
Nello spettacolo del “protagonista” se ne ripercorrono le tracce, si ode anche la voce registrata di alcune deposizioni in tribunale ma la sua figura resta nell’ombra; è solo evocata, suggerita in un racconto a più voci che dà la parola alle vittime, ai testimoni, a chi ha creduto di conoscerlo. Ed anche loro sono tratteggiati sommariamente giocando sulla modalità narrativa. Ma questa sorta di semplificazione spettacolare non attenua l’intensità della performance, anzi ne acuisce la tensione.
Invisibile Kollettivo in questa lettura scenica indaga cosa, di questa terribile storia, risuoni in ognuno di noi, attraverso un resoconto dove il confine tra la realtà dei fatti e l’invenzione romanzata è, a ben guardare, molto labile.
Realizzare romanzi sulla scena: da questa attrazione per testi pensati non direttamente per il teatro nasce nel 2017 Invisibile Kollettivo ovvero Elena Russo Arman, Franca Penone, Alessandro Mor, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti. Formatisi negli stessi anni (tra il ‘91 e il ‘95), chi allo Stabile di Torino, chi al Piccolo Teatro di Milano, dopo aver incrociato i propri percorsi individuali con maestri indiscussi della scena nazionale e aver avuto esperienze anche nell’ambito della regia, decidono di mettersi insieme attratti dalla possibilità di realizzare in teatro romanzi, o comunque testi che non nascono direttamente per la scena, in spettacoli basati sulla centralità degli attori e animati da una piccola utopia: la ricerca di democrazia nello spazio meno democratico del mondo, il palcoscenico. Nasce da qui il dittico sul tema dell’identità formato dalle letture sceniche dei romanzi “L’Avversario” di Emmanuel Carrère e “Open” di Andre Agassi, spettacoli prodotti entrambi dal Teatro dell’Elfo.
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