"Brescia-Parma, anno nuovo vita
vecchia": la denuncia di Fomiatti (Listone)
Sul tema, l’eurodeputato Carlo Calenda ha interrogato la Commissione Europea che, tramite risposta scritta, ha sottolineato che che, nella maggior parte dei casi, l'aggiudicazione tramite gara possa produrre i migliori risultati in termini di rapporto tra qualità del servizio e spesa di denaro pubblico e dei fruitori del servizio.
Il tema dei pendolari è sempre caldo, specie sulla linea Parma-Brescia. E su questo fronte si schiera, alzando la voce, il consigliere della civica Il Listone Gabriel Fomiatti. “Anno nuovo, vita nuova si usa solitamente augurare al principio di un nuovo anno nella speranza che esso porti qualche novità positiva rispetto a quello appena trascorso – scrive il consigliere comunale -. Tale augurio, tuttavia, non vale certamente per i tanti pendolari che per necessità di studio o lavoro si affidano alla linea ferroviaria Parma-Brescia, e più in generale alle tratte ferroviarie del sud della Lombardia gestite da Trenord, e che anno dopo anno sono costretti a fare i conti con un servizio a dir poco indegno per una regione che si vanta di essere la locomotiva del Paese”.
“Da anni come Listone denunciamo le molteplici criticità che attanagliano la linea alle quali nessuno, nonostante le roboanti promesse di investimenti da parte di Trenord e di Regione Lombardia, ha mai messo seriamente mano. Oltre ai continui ritardi, infatti, che sono e rimangono un problema irrisolto, sono tante le difficoltà che i pendolari si trovano quotidianamente a dover loro malgrado affrontare: sovraffollamento delle carrozze, particolarmente preoccupante nel contesto della pandemia da Covid-19, problemi di igiene derivanti da una scarsa pulizia delle stesse, fino ad arrivare alle esalazioni di gasolio interne ai vagoni; che alla lunga potrebbero avere conseguenze devastanti sulla salute degli stessi pendolari”.
“Era stato annunciato l’arrivo dei primi nuovi treni (sempre a gasolio) per gennaio 2022 – spiega Fomiatti -. Ora è stato rinviato al secondo semestre di quest’anno. Vedremo quando finiranno le posticipazioni delle posticipazioni. Abbiamo dimostrato anche elasticità di pensiero aprendo all’ipotesi della della linea sperimentale ad Idrogeno. Soluzione non perfetta, ma tampone alle problematiche attuali.
Nonostante sia sotto gli occhi di tutti che tali condizioni di viaggio non soddisfino nemmeno lontanamente gli standard qualitativi minimi posti in capo a chi gestisce un pubblico servizio (o nel caso di specie, previsti per chi esercita in regime di concessione amministrativa pubblici servizi di linea per il trasporto di persone o cose); la Regione si ostina a premiare l’inefficienza e valuta la possibilità di affidare nuovamente il servizio a Trenord, società di cui possiede circa metà delle quote, per i prossimi dieci anni.
Sul tema, l’eurodeputato Carlo Calenda ha interrogato la Commissione Europea che, tramite risposta scritta, ha sottolineato che che, nella maggior parte dei casi, l’aggiudicazione tramite gara possa produrre i migliori risultati in termini di rapporto tra qualità del servizio e spesa di denaro pubblico e dei fruitori del servizio”.
“Inoltre la Commissione – conclude Fomiatti – dichiara che un’autorità competente ha la facoltà di aggiudicare direttamente tali contratti, qualora consideri l’aggiudicazione diretta giustificata da determinate caratteristiche strutturali e geografiche, nonché qualora tale contratto si traduca in un miglioramento della qualità dei servizi o dell’efficienza, o di entrambi.
Al contrario di Regione Lombardia, noi crediamo che sia necessario un deciso cambio di passo e ribadiamo con forza la necessità di optare per una soluzione di discontinuità che preveda la messa in gara del servizio in chiave concorrenziale: tale soluzione consentirebbe non solo di garantire ai pendolari la possibilità di fruire di un servizio decente, ma avrebbe l’ulteriore e indiscutibile pregio di spezzare una volta per tutte l’assurdo cortocircuito per cui controllato e controllore sono, di fatto, lo stesso soggetto”.
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