Ponti, Viadana sta un po' meglio:
"E puntiamo a un finanziamento"
“Sono stato rassicurato - prosegue Cavatorta - sulla validità della struttura ma mi è stato anche riferito che, se potessimo accedere il prima possibile a un finanziamento che va da un minimo di 3 a un massimo di 5 milioni di euro, si potrebbe proseguire con la sistemazione ai Giunti".
E’ più tranquilla la situazione del ponte Viadana-Boretto, rispetto a quelli di altri viadotti, e ci sono novità importanti, come emerso nell’audizione di martedì a Roma.
“Premesso che la situazione dei ponti presenti su tutto il tratto del fiume Po è critica – ha aggiunto il sindaco di Viadana Nicola Cavatorta in un comunicato successivo all’incontro – va però specificato che la situazione del ponte di Viadana-Boretto non è tra le più drammatiche. Importanti lavori di ristrutturazione alle fondazioni erano stati effettuati negli anni scorsi (da notare che ora il tratto Mantovano è di competenza di Anas), grazie alla collaborazione tra le province di Mantova e di Reggio Emilia, al momento non vi sono problemi viabilistici né strutturali ma è chiaro che parliamo di ponti realizzati negli anni 60 in calcestruzzo. Si sa che questo materiale ha vita breve e sicuramente fra qualche anno cesserà la propria vita utile. La settimana scorsa ho avuto modo di fare il punto della situazione con l’ingegner Covino della Provincia di Mantova, egli aveva seguito i lavori insieme al suo collega della parte Reggiana”.
“Sono stato rassicurato – prosegue Cavatorta – sulla validità della struttura ma mi è stato anche riferito che, se potessimo accedere il prima possibile a un finanziamento che va da un minimo di 3 a un massimo di 5 milioni di euro, si potrebbe proseguire con la sistemazione ai Giunti, alla pavimentazione con impermeabilizzazione e nuova soletta, nuove barriere metalliche e guard rail anche in un’ottica di collaborazione tra Anas e provincia. Ciò non toglie che il quadro vada analizzato nel complesso, ci sono ponti molto più vecchi e molto più ammalorati. Le situazioni dei singoli Ponti sono comunque interconnesse tra loro, proprio come è successo con la chiusura del ponte di Casalmaggiore avvenuta qualche anno fa. Tutto il traffico leggero e pesante si era riversato su Viadana, superando anche di oltre 20.000 i transiti giornalieri. Questo in futuro va assolutamente evitato ed è chiaro che la strada da percorrere sia quella di prevedere nei prossimi anni la realizzazione di un nuovo manufatto”.
“Sono circa 15 mila i mezzi leggeri e pesanti – conclude il sindaco di Viadana – che utilizzano il ponte di Viadana come tratto viabilistico e si calcola che circa la metà dell’economia del territorio OglioPo abbia come riferimento l’Emilia Romagna. A differenza di Casalmaggiore noi però non abbiamo neanche la linea ferroviaria, pertanto i lavoratori ma soprattutto gli studenti sono obbligati ad utilizzare navette che portino a Brescello con tutti i disguidi del caso. Bisogna agire quanto prima e sfruttare i fondi del Pnrr per garantire questa via di comunicazione che spesso diamo per scontata ma che così non deve essere, iniziando progettarne di nuovi in alternativa a quelli esistenti. Inizialmente non ero inserito tra le figure che dovevano partecipare all’audizione, ringrazio l’onorevole Andrea Dara per avermi dato questa possibilità”.
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