Rivarolo del Re, il sindaco a casa
dell'artista Francesco Sbolzani
"Sono tanti gli stimoli che la giornata di sabato mi ha offerto. Hai raggiunto il tuo obbiettivo Francesco Sbolzani, con opere semplici ci fai riflettere su temi fondamentali, grazie per il tuo contributo e per il tuo insegnamento. Siamo già in attesa della tua prossima opera, per poter farci riflettere e per poter accendere un’altra luce su un altro tema"
Sabato il sindaco di Rivarolo del Re Luca Zanichelli ha fatto visita ufficiale al laboratorio dell’artista Francesco Sbolzani in via Cò de Vanni. Insieme a lui l’amico e collaboratore Paolo Zani e la figlia dell’artista Vanna Sbolzani.
Francesco Sbolzani, casalasco, residente a Rivarolo del Re ed Uniti, ha realizzato un albero di Natale composto con i caschetti antinfortunistica: tanti caschetti gialli come quelli che si usano nei cantieri e in fabbrica a ricordare la sicurezza sul lavoro, alcuni rossi a rappresentare gli infortuni sul lavoro e alcuni caschetti di colore nero per ricordarsi i morti sul lavoro.
In seguito Sbolzani ha donato la sua idea progettuale alla fondazione Anmil (Associazione Nazionale mutilati e invalidi sul lavoro) Sosteniamoli subito e quest’anno diverse città in tutta Italia hanno deciso di esporre l’albero di Natale dell’artista Rivarolese nella convinzione che sia l’occasione di meditare sui problemi attuali sul grave fenomeno degli infortuni sul lavoro.
Quest’anno durante il Natale 2021, la casa dell’artista Sbolzani ha offerto all’attenzione dei passanti un albero stilizzato, illuminato da una luce verticale, forte, bianca, fredda, con sullo sfondo una impalcatura arrugginita simbolo del cantiere, simbolo dei luoghi di lavoro. Il soggetto del tema dell’albero è Fare chiarezza sul lavoro. L’opera è stata molto apprezzata dal primo cittadino.
“E’ chiara ed immediata – ha spiegato Zanichelli – la lettura dell’opera: il lavoratore non è tutelato, non svolge il suo lavoro con sicurezza, se prevale la speculazione sul preservare la sua salute; se non si rispettano le regole imposte e soprattutto se il sistema di controllo non è adeguato a far rispettare le stesse, l’esposizione al rischio cresce in modo esponenziale. Operare in sicurezza, significa prevenire i rischi, significa aver rispetto del lavoratore e del suo ruolo, significa crescere culturalmente e socialmente.
La sicurezza sul lavoro non deve essere sostanzialmente solo vista come una spesa a carico delle aziende, ma deve essere lo Stato stesso che sostiene le aziende in questi ambiti, si deve mettere in campo un sistema di sostegno alla prevenzione dei rischi aziendali, che si traduce nell’evitare tragedie. Ridurre gli infortuni sul lavoro va a beneficio della spesa sociale pubblica, perché alta ogni anno è la spesa legata agli infortuni, alle invalidità permanenti, alle morti sul lavoro.
L’opera proposta da Sbolzani quest’anno, richiama il tema proposto negli anni passati per ricordare i morti sul lavoro, ma invitando ad aprire gli occhi sulla realtà, ossia quei tubi dell’impalcatura arrugginiti, alludono precarietà delle condizioni lavorative alla noncuranza e irresponsabilità che è la causa di tragedie troppo frequenti. Serve fare luce, non servono ulteriori regole, c’è ne sono già abbastanza e fin troppo interpretabili a piacimento, servono più sostegni finanziari per le aziende sia a livello artigianale che industriale a sostegno della sicurezza, serve più controllo da parte degli organi competenti, ma non solo con lo scopo sanzionatorio, ma soprattutto con lo scopo formativo verso la giusta attuazione in campo delle norme.
Non possiamo più permetterci figli orfani di madre o padre a causa di incidenti sul luogo di lavoro, magari perché accettavano qualsiasi condizione lavorativa, nonostante insicura, pur di lavorare e portare a casa uno stipendio”.
E’ il tredicesimo anno che l’artista rivarolose Sbolzani offre alla collettività, in occasione del Natale, un’idea capace di stimolare riflessioni su temi sociali e culturali.
“Lo contraddistingue – prosegue Zanichelli – una profonda sensibilità umana, verso il prossimo, verso quel mondo ancora fragile formato da problematiche che spesso ai livelli di competenza fa comodo non parlarne, non affrontarle, tenerle ovattate. Con immenso piacere onoro istituzionalmente il concittadino Francesco Sbolzani a nome di tutta la comunità e di tutto il territorio casalasco per l’impegno sociale che sempre esprime tramite le sue opere, ricche di originalità, belle, di interpretazione immediata, ed attuali.
Riuscire a comunicare con l’arte, portare alla riflessione l’opinione pubblica su temi di attualità e di rilevanza sociale è un dono che l’artista Sbolzani possiede da sempre ed è giusto valorizzarlo, ma soprattutto come dice lo stesso Francesco: “è giusto usare ogni mezzo per far presente, far accorgere, far riflettere, far intervenire, perché la realtà comincia da quello che capisci”.
Da Sindaco aggiungo che per capire la realtà dobbiamo tutti acquisire la cultura dei valori: ogni persona ha un valore umano, una dignità che va rispettata, la famiglia va tutelata sotto ogni forma e con ogni mezzo, ogni persona ha diritto ad un lavoro dignitoso e rispettoso della condizione lavorativa stessa, penso che dobbiamo lavorare ancora tanto in merito.
Uno degli obbiettivi principali del PNRR (piano nazionale di ripartenza e resilienza) è quello di scegliere il futuro, tenendo insieme ambiente e lavoro, con la speranza che la giusta attenzione sia portata, anche, agli investimenti pro-aziende inerenti alla sicurezza sul lavoro.
Il ruolo delle imprese è fondamentale, ma a livello europeo e nazionale è necessario accompagnarle lungo la transazione ecologica, orientandone, incentivandone e sostenendone gli investimenti verso le energie rinnovabili e la riconversione dei pricessi produttivi in un’ottica di sostenibilità e di economia circolare, il tutto accompagnato dal rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro.
Il lavoratore deve essere posto al centro di questo processo strategico di una politica industriale e artigianale innovativa. A mio avviso serve puntare anche su una formazione di qualità che generi occupazione di qualità, sarebbe opportuno che ci fosse una materia scolastica che insegni agli studenti nelle scuole dell’obbligo le basi sulla sicurezza sul lavoro. Sono tanti gli stimoli che la giornata di sabato mi ha offerto. Hai raggiunto il tuo obbiettivo Francesco Sbolzani, con opere semplici ci fai riflettere su temi fondamentali, grazie per il tuo contributo e per il tuo insegnamento. Siamo già in attesa della tua prossima opera, per poter farci riflettere e per poter accendere un’altra luce su un altro tema”.
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