Ciclabili, Piccinelli: "Cogliamo
le opportunità, sistemiamole"
Io credo che si debba tentare di sfruttare il PNRR anche e soprattutto per interventi che migliorino in modo davvero tangibile e diffuso la vita quotidiana dei cittadini più di quanto possano fare i 4milioni messi nei magazzini comunali (e gli altri 2milioni messi nel palazzetto)
Chiede interventi sulle ciclabili Annamaria Piccinelli (Vivace & Sostenibile), alla luce del fatto che il PNRR preveda tra i progetti a possibile finanziamento, proprio la mobilità dolce. Invita l’Amministrazione a riflettere sull’opportunità di rimettere a posto almeno i tratti più malmessi e di concludere quei tratti rimasti incompiuti. “Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha destinato all’Italia 191 miliardi) – spiega – invita a investire, tra le altre cose, anche in ciclabili. In frazione e anche nel capoluogo ci sono numerosi esempi di ciclabili che si interrompono bruscamente o vanno a finire nel nulla. Il caso più eclatante è quello di Vicoboneghisio. In pochi minuti chiunque potrebbe venire in bicicletta a Casalmaggiore, ragazzini per andare a scuola e agli allenamenti, persone anziane per andare a far spesa o altro. Tuttavia è pressoché impossibile visto il cavalcavia ripido e privo di spazi di sicurezza, tanto più che la ciclabile finisce in un fosso ben prima del cavalcavia stesso. Dovrebbe invece essere prolungata e proseguire nella via della casa cantoniera, a sinistra del cavalcavia, usufruire di un passaggio a livello e proseguire nella vecchia strada ancora visibile, sempre affianco del cavalcavia e congiungersi a Casalmaggiore. Anche Casalbellotto, tagliata in due da una Strada statale che la costringe a un traffico molto consistente, fatto di più di 10mila mezzi al giorno fra cui centinaia di camion, ha un breve moncone di ciclabile sconnessa, invasa da erbe e arbusti e che poi, verso il centro del paese, finisce in niente e scompare, quando invece si potrebbe far proseguire ben oltre in direzione di Vicomoscano. Altro punto pericoloso è nei pressi della Società Canottieri Eridanea dove la ciclabile si interrompe presso il cavalcavia del ponte e i ciclisti sono costretti ad attraversare in curva e passare nello stretto budello del voltone, con le auto che passano veloci e con scarsa visibilità. Infine non si creda che mi sia dimenticata di via Manzoni a Vicomoscano, ma lì la situazione è talmente grave che richiede una vera rivoluzione viabilistica su cui tornerò presto. Intanto il PNRR prevede, oltre che le palestre scolastiche di cui ho già parlato, anche una misura specifica sulla ciclabili: Missione 2, Componente 2, Misura 4.1 – Rafforzamento mobilità ciclistica. “L’intervento si pone l’obiettivo di facilitare e promuovere ulteriormente la crescita del settore ciclistico tramite realizzazione e manutenzione di reti ciclabili in ambito urbano sia con scopi turistici o ricreativi, sia per favorire gli spostamenti quotidiani”. Io credo che si debba tentare di sfruttare il PNRR anche e soprattutto per interventi che migliorino in modo davvero tangibile e diffuso la vita quotidiana dei cittadini più di quanto possano fare i 4milioni messi nei magazzini comunali (e gli altri 2milioni messi nel palazzetto). E al di là del PNRR, che pure è un’occasione straordinaria e imperdibile, occorre fare comunque un grande lavoro di progettazione nei vari ambiti di miglioramento per poter prontamente cogliere tutte le occasioni di finanziamento che periodicamente si presentano specie in fatto di rigenerazione, mobilità dolce e sostenibilità ambientale“.
N.C.