Boretto, vandalizzato il ricordo del
partigiano cannetese Montanari
Ad accorgersi del bruttissimo gesto è stato un anziano del posto, che è passato dal Casello 23 nel giorno dell’Epifania, dunque 24 ore dopo rispetto alle celebrazioni.
Era stato ricordato soltanto 24 ore prima a Boretto il partigiano Felice Montanari, noto col nome di battaglia di “Nero”: una celebrazione legata al 77esimo anniversario della sua morte al Casello 23 della località reggiana. A partecipare erano state anche le autorità di Canneto sull’Oglio, perché proprio del comune mantovano era originario Felice, ucciso in quel preciso punto in cui è stato commemorato il 5 gennaio 1945. Ignoti hanno però distrutto i fiori rossi posati dalle autorità (tra queste anche il sindaco di Boretto Matteo Benassi) e lanciato lontano il vaso che li conteneva.
Ad accorgersi del bruttissimo gesto è stato un anziano del posto, che è passato dal Casello 23 nel giorno dell’Epifania, dunque 24 ore dopo rispetto alle celebrazioni. “Un gesto vile e intollerabile. O ci si schiera per il bene o per il male: non si può restare indifferenti. Ho già informato i carabinieri e sporgerò denuncia” ha commentato lo stesso Benassi. Come ricorda la Gazzetta di Reggio, al Casello 23 a soli 19 anni Montanari, per salvare i civili fatti scudo e ostaggi dai fascisti ed evitare di cadere vivo nelle loro mani, si uccise, senza assassinare il suo prigioniero per evitare rappresaglie.
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