Gussola, tanta gente per l'Epifania a
San Benedetto: la corsa per salvarla
E' un monumento pregevole e ancor di più è una di quelle costruzioni che rappresentano la cultura storica e l'identità di un territorio vicino alla golena e al fiume. La speranza di poter fare qualcosa c'è e si proverà sino all'ultimo a salvarla dal progressivo deperimento legato - tra le altre cose - anche all'alto tasso di umidità dell'area
Il giorno dell’Epifania è stato un giorno positivo per la Chiesa di San Benedetto e l’Oratorio della Madonna del Carmine di Borgolieto di Gussola. Dopo averne narrato la storia è stata davvero tanta la gente che ha deciso di rendersi conto di quanta delicata bellezza si nasconde in una struttura che, ben visibile dall’argine, è spesso chiusa. C’è stata anche qualche offerta per i restauri. Piccole gocce d’acqua nell’oceano che servirebbe per salvare la Chiesa e l’Oratorio da un destino sicuramente non felice. La Chiesa, e ancor di più l’oratorio ha bisogno di interventi urgenti. Il muro su cui poggia l’affresco del 600 della madonna rischia di cadere, così come la soffittatura in cassettoni che – in alcuni tratti marcia – ha necessità di essere salvata. Soldi ce ne vogliono tanti. 20 mila euro servirebbero solo per consolidare il muro dell’affresco che visto dall’esterno (oltre che dall’interno) mostra tutti i segni del tempo. Il Comitato della Chiesa di Borgolieto sta provando a battere tutte le strade affinché possa esserci qualcuno che possa interessarsene sul serio. Tra le opere pregevoli c’è anche un Bossi del 1800, organo a canne fortunosamente rimasto pressoché intatto nonostante tutto. La Chiesa di San Benedetto (rimaneggiata nel corso dei secoli ma presente sicuramente in un documento del 1400 e – probabilmente – in uno ancora più antico di poco posteriore all’anno 1000) ha bisogno di cure. E’ un monumento pregevole e ancor di più è una di quelle costruzioni che rappresentano la cultura storica e l’identità di un territorio vicino alla golena e al fiume. La speranza di poter fare qualcosa c’è e si proverà sino all’ultimo a salvarla dal progressivo deperimento legato – tra le altre cose – anche all’alto tasso di umidità dell’area.
N.C.