Cronaca

Prima dose vaccino per almeno
3000 bambini in provincia, il 15%

In cifre assolute, nell’ultima settimana dell’anno sono stati conteggiati 5.388 nuovi casi positivi in provincia di Cremona: 1830 tra i 25 e i 44 anni; 1501 tra i 45 e i 64; 1281 tra i 12 e i 24; 541 tra gli ultra65enni; 505 tra i bambini sotto i 12 anni.

Almeno il 15% dei bambini sotto i 12 anni della provincia di Cremona ha ricevuto la prima dose di vaccino antiCovid, per un totale di 3.116 soggetti. Un numero e una percentuale più alti rispetto alla vicina provincia di Mantova, che ha visto 2.575 bambini vaccinati, pari al 10% della popolazione in quella fascia d’età. Complessivamente nell’Ats Valpadana sono stati vaccinati da metà dicembre 5.691 bambini, il 12%. I dati sono aggiornati al 2 gennaio, data dell’ultimo report dell’Ats Valpadana.
In generale, in tutti i distretti dell’Ats, la popolazione con più di 65 anni ha raggiunto una quota importante di immunizzati (almeno l’86% in tutti i distretti). Più della metà degli over 85 ha anche già ricevuto la dose booster.

La popolazione tra i 18 e i 64 anni risulta ora molto simile per aderenza e copertura (oltre l’85% ha almeno una dose), ma la dose booster è stata effettuata con più frequenza dai 45-64enni. In particolare, come mostra il grafico, nel distretto di Cremona hanno ricevuto la terza dose il 29,5% di persone in questa fascia di età; meglio ha fatto il distretto di Crema, dove si sfiora il 32%, mentre nel distretto di Casalmaggiore le terze dosi vanno più a rilento e hanno finora coinvolto il 22,3%.
Guardando alla fascia 18 – 24 anni, a Cremona ha ricevuto la dose booster il 7,3% della popolazione, a Crema il 9,4% e a Casalmaggiore il 4,7%.

La quota degli adolescenti senza alcuna copertura vaccinale si attesta a poco più del 20% dei ragazzi.

“L’incidenza settimanale tra i vaccinati con dose booster è la più bassa tra le categorie analizzate: circa 3 volte più bassa quella dei non vaccinati”, si legge ancora nel report. “I ricoverati nell’ultima settimana sono in numero maggiore tra i vaccinati, che però originano da una popolazione che è quasi 7 volte più ampia di quella dei non vaccinati, ragion per cui anche il tasso di ricoveri è minore tra chi ha intrapreso l’iter vaccinale. I tassi settimanali esplicitano come i non vaccinati abbiano una probabilità di ammalarsi pari a 3 volte quella dei vaccinati con dose booster e una probabilità di essere ricoverati per covid pari a 11 volte quella vaccinati con dose booster.
Se tutte le persone sopra i 12 anni che non sono vaccinate fossero state vaccinate con ciclo completo, si stima che la settimana scorsa (dal 27 dicembre al 2 gennaio, ndr) avremmo potuto contare 243 casi e 32 ricoveri in meno rispetto a quanto effettivamente osservato tra i non vaccinati”.

CONTAGI – Nella settimana considerata dal report l’impennata più alta dei contagi si è avuta nel distretto di Crema, con 2080 nuovi contagiati ogni 100mila abitanti (il 2% della popolazione è risultata contagiata); a Cremona 1188 ogni 100mila; sul Casalasco 1158 ogni 100mila. “Tutti gli ambiti registrano comunque un’impressionante crescita di casi: l’incidenza settimanale è più che raddoppiata ovunque”. In cifre assolute, nell’ultima settimana dell’anno sono stati conteggiati 5.388 nuovi casi positivi in provincia di Cremona: 1830 tra i 25 e i 44 anni; 1501 tra i 45 e i 64; 1281 tra i 12 e i 24; 541 tra gli ultra65enni; 505 tra i bambini sotto i 12 anni.

VARIANTI – Fino al 30 dicembre sono stati rilevati in tutta l’Ats Valpadana 197 casi di variante Omicron e 100 Delta (Indiana). Nel distretto di Cremona la Omicron rappresenta circa la metà dei campioni genotipizzati, seguita dalla Delta e in misura minore da altri tipi. Diversa la situazione a Crema, dove la quasi totalità è Omicron, e dal Casalasci, dove invece è preponderante la Delta.

gbiagi

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