Ambiente

Presidio di Brescia a difesa
del Chiese, Basta Veleni scrive

Alla soglia dei 5 mesi di presidio ininterrotto il tavolo di lavoro Basta Veleni (che raccoglie associazioni, gruppi e comitati di tutta la provincia bresciana impegnati nella tutela dell'ambiente e della salute pubblica) ha scritto un diario del presidio di Brescia

Era il 9 agosto del 2021 quando un gruppo di associazioni, e un manipolo di cani sciolti, decideva che il Chiese andava difeso con un presidio che testimoniasse, giorno per giorno, l’amore e l’attaccamento delle persone per il proprio fiume. Contro l’ipotesi di convogliare i reflui del Garda verso il fiume che dal lago d’Idro arriva sino alle nostre terre, toccando i comuni di Asola, Acquanegra sul Chiese e Canneto sull’Oglio dove si unisce all’Oglio all’altezza delle Bine, tra Acquanegra e Calvatone. Era il 9 agosto quando un gruppo di persone, poi cresciute col tempo, decideva che il fiume andava difeso contro chi lo pensava un fiume morto, o sacrificabile alle logiche economiche di un’area, quella del Garda, vocata al turismo.

Il Chiese è vivo. E’ vivo nei pensieri delle Associazioni (la FEDERAZIONE DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI CHE AMANO IL FIUME CHIESE ED IL SUO LAGO D’IDRO è una organizzazione unitaria di 19 formazioni sociali no-profit esistenti dalla sorgente alla foce del fiume Chiese, che fanno attività di difesa dell’ambiente sull’asta dei 160 chilometri del bacino imbrifero stesso, che attraversa 2 Regioni e 3 Province e bagna 30 Comuni, le quali unitesi sotto la forma federativa agiscono per rigenerare il DEFLUSSO ECOLOGICO in ogni tratto del fiume e per consolidarlo nel suo lago D’Idro, che del fiume ne è un rilassamento morfologico, e per proteggere l’intero bacino imbrifero da ogni inquinamento) e nella loro volontà di proseguire la lotta come testimonianza e pure in tribunale.

Alla soglia dei 5 mesi di presidio ininterrotto il tavolo di lavoro Basta Veleni (che raccoglie associazioni, gruppi e comitati di tutta la provincia bresciana impegnati nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica) ha scritto un diario del presidio di Brescia.

Un altro mese – si legge sulla loro pagina social – è passato. Ad agosto, scherzando si diceva che il mitico ombrellone che ci riparava dal sole in quei giorni torridi, sarebbe stato sostituito a dicembre da un albero di Natale. Non avremmo mai creduto di arrivarci per davvero a dicembre! Questo significa che, da un lato le Istituzioni e la politica si confermano ancora una volta sorde, completamente scollate dalle reali esigenze dei territori, costringendoci ad uno sforzo straordinario per mantenere vivo il Presidio. Dall’altro lato però si resiste! Eccome se si resiste! Nonostante le fatiche, le difficoltà oggettive, il freddo, la pandemia, i cavilli burocratici da inseguire, la politica in tanatosi (soprattutto i Parlamentari bresciani), i continui scaricabarile delle Istituzioni, le provocazioni via social, le polemiche autoreferenziali, l’incalzare dei veronesi che giocano a fare i primi della classe (in effetti sono stati più furbi dei cugini bresciani loro! Hanno ottenuto gratuitamente la nostra metà del depuratore di Peschiera…). Ecco, nonostante tutto, intorno al Presidio è nata e si è consolidata una comunità unita, resistente e determinata, che sa coinvolgere, informare e creare massa critica. La solidarietà aumenta sempre più, si manifesta in molti modi e giunge da ogni parte della provincia (ci sono presidianti che arrivano dalle zone più disparate, dalla bassa bresciana alle valli…). Continuiamo a ricevere conferme rispetto al fatto che il Presidio sia diventato un punto di riferimento importante per altre lotte anche fuori dai confini provinciali. Altro tassello importantissimo di quest’esperienza è rappresentato dalla nascita di Tavolo Ambiente Garda. Si è aperto infatti un fronte di protesta anche sul lago che si sta attivando per affrontare tutte le vere criticità ambientali locali. La nostra strada è lunga e tutta in salita, lo sappiano bene. Ma la determinazione e l’entusiasmo non mancano! Continuate a seguirci e a sostenerci perché sicuramente non mancheranno altri colpi di scena. Intanto auguriamo a tutti e tutte un 2022 che veda crescere sempre più consapevolezza e impegno per costruire insieme un mondo più giusto!“.

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