"A morte chi ha il vaccino":
indignazione per il video dei NoVax
"A morte chi ha il vaccino”: parole pesantissime e gravissime quelle che si sentono nel video del brindisi di Capodanno pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato Fortitudo di Cremona, composto da esponenti del mondo “No-Vax” locale. GUARDA IL VIDEO
“A morte chi ha il vaccino”: parole pesantissime e gravissime quelle che si sentono nel video del brindisi di Capodanno pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato Fortitudo di Cremona, composto da esponenti del mondo “No-Vax” locale.
Parole che risultano tanto più gravi quanto a pronunciarle sono coloro che, nello stesso video, inneggiano alla libertà. Un video che è già girato in molte chat, politiche e non, suscitando giustamente commenti indignati. Un’indignazione condivisa dalla direzione e dalla redazione di CremonaOggi.
Dopo il polverone suscitato dal video del Comitato Fortitudo, durante il quale è stata pronunciata la frase “A morte i vaccinati”, è lo stesso gruppo di protesta a intervenire prendendo le distanze da quella che è stata l’iniziativa di una persona sola, non membro del comitato.
“Nel corso della serata dell’ultimo dell’anno abbiamo pubblicato un video celebrativo che aveva lo scopo di festeggiare un anno di lotta e di controinformazione che ha impegnato intensamente il nostro comitato” evidenziano in una nota. “Purtroppo una persona presente alla festa che non appartiene al Comitato Fortitudo ha espresso una frase che nel baccano festoso ci è sfuggita e che troviamo assolutamente non in linea con il nostro pensiero e dalla quale prendiamo le distanze. Noi siamo per la Pace, per la verità e l’amore fra le persone. Vaccinati e non.
Il Comitato non ha mai augurato la morte a nessuno e accogliamo e aiutiamo economicamente tutti coloro che si rivolgono a noi. Con il presente messaggio vogliamo scusarci soprattutto perché siamo stati ingenui e leggeri e non abbiamo controllato il video prima di pubblicarlo. Il video in questione è già stato prontamente rimosso.
Nel ringraziare comunque i media locali per essersi accorti di quella frase che provoca anche la nostra indignazione per cui la persona che ha pronunciato quelle parole è già stata allontanata e non parteciperà mai alle nostre attività a nessun titolo, chiediamo agli stessi media di dare degno spazio e voce a tutti quei medici e infermieri che portano avanti una sana contro-informazione” concludono i vertici del gruppo.
LaBos