Differenziata, Mantova al top:
seconda provincia in Italia (87,1%)
I dati Ispra: cala la produzione di rifiuti nel 2020 a causa del lockdown. La percentuale di raccolta differenziata in provincia di Cremona è al 78,7%. In Lombardia il territorio cremonese è preceduto solo da Mantova (che con l'87,1% è seconda in Italia) e da Monza e Brianza (79,2%)
Nel 2020 è calata la produzione di rifiuti in provincia di Cremona, probabilmente per effetto della riduzione delle attività a causa della pandemia ed in particolare del lockdown. Secondo i dati contenuti nel “Rapporto rifiuti urbani 2021”, presentato nei giorni scorsi dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), lo scorso anno in provincia di Cremona sono state prodotte 172.378 tonnellate di rifiuti urbani da parte di una popolazione che si attestava sulle 351.698 unità. Nel 2019 la produzione era stata di 173.719 e, negli anni precedenti, la crescita era stata costante. Infatti a Cremona si è passati dai 476,1 chilogrammi per abitante del 2016 ai 490,1 kg per cittadino del 2020.
Il territorio cremonese si dimostra ogni anno più virtuoso per quanto riguarda la raccolta differenziata. Nel 2020 è presente un calo in termini assoluti (si è passati da 136.426 tonnellate del 2019 a 135.595 dello scorso anno) ma la percentuale di differenziata sul totale della produzione di rifiuti cresce ancora e dal 78,5% di due anni fa raggiunge il 78,7% del 2020. L’incremento è costante nei cinque anni precedenti, a partire dal 77,9% del 2016.
Per quanto riguarda la percentuale di differenziata sul totale dei rifiuti urbani, Cremona si colloca all’undicesimo posto a livello nazionale ed al terzo in Lombardia, dopo Mantova (che con l’87,1% è seconda in Italia) e Monza e Brianza (79,2%). Considerando l’intera penisola, il Cremonese è superato anche da Treviso (prima in Italia con l’88,3% di raccolta differenziata sul totale), Novara, Belluno, Pordenone, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Oristano. Percentuali di raccolta inferiori al 40% si osservano invece per le province di Palermo (29%), Crotone (32,7%), Foggia (36%), Catania (36,8%), Messina (38,6%) e Reggio di Calabria (39,6%).
Cremona si colloca quindi ben al di sopra della media lombarda (pari al 73,3%) e di quella nazionale (63%). Restando in Lombardia, subito dopo la nostra provincia troviamo i territori di Varese (78%), Bergamo e Brescia (77%).
Nel corso della presentazione del rapporto Ispra, è emerso come nel 2020 la produzione nazionale dei rifiuti urbani si sia attestata in totale a 28,9 milioni di tonnellate, in calo del 3,6% rispetto al 2019 (-1,1 milioni di tonnellate). A Cremona il calo è stato più contenuto: -0,78%. Ogni cittadino italiano produce 488 chilogrammi di rifiuti all’anno (il dato cremonese è quindi leggermente superiore alla media). La produzione pro capite più elevata è quella dell’Emilia Romagna, con 640 chilogrammi per abitante per anno.
Nel 2020, circa il 51% dei rifiuti prodotti e raccolti in maniera differenziata è stato inviato ad impianti di recupero di materia: il riciclaggio totale, comprensivo delle frazioni in uscita dagli impianti di trattamento meccanico e meccanico biologico, si attesta al 54,4%.
Guido Lombardi