Cremona, beni confiscati alla
criminalità per 100mila euro
“Il recupero dei beni confiscati – ha concluso l’assessore regionale alla Sicurezza – può e deve rappresentare un volano per l’economia della nostra regione".
In provincia di Cremona è pari a 101.000 euro il valore beni assegnati agli enti locali, dopo la ristrutturazione operata da Regione Lombardia di beni confiscati alla criminalità, dal 2019 ad oggi. In particolare, il territorio cremonese ha ricevuto un immobile destinato a fini sociali a Spino d’Adda, nonché due edifici da destinare a deposito per il Servizio Manutenzione Strade della Provincia.
I dati sono stati illustrati dall’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, intervenuto al webinar “il sistema di geolocalizzazione dei beni confiscati per gli enti locali e del terzo settore”.
“La Lombardia – ha aggiunto l’assessore – è la quarta regione in Italia per numero di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e annovera sul suo territorio oltre 1.300 unità immobiliari già destinate e oltre 1.900 ancora in fase di gestione”.
De Corato ha anche presentato il sistema informativo ‘Viewer beni confiscati’, divenuto, da poco, pienamente operativo. “A seguito di una fase di sperimentazione – ha detto – a cui hanno preso parte 11 Comuni e 5 associazioni del terzo settore, il sistema è ora pronto per assolvere al ruolo di interlocutore privilegiato dei soggetti istituzionali coinvolti nella gestione dei beni immobili confiscati alle mafie in Lombardia e destinati agli enti locali, nonché agli enti del terzo settore. Mettere a disposizione un nutrito patrimonio informativo geolocalizzato dei beni sottratti alla criminalità organizzata vuol dire agevolare il reimpiego istituzionale e sociale di tali beni”.
“Il recupero dei beni confiscati – ha concluso l’assessore regionale alla Sicurezza – può e deve rappresentare un volano per l’economia della nostra regione. Abbiamo infatti messo a disposizione per il biennio 2021-2022 altri 4 milioni di euro destinati agli enti locali e al terzo settore per il recupero dei beni confiscati alla criminalità”.
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