Politica

Casalmaggiore, Piccinelli: "Palestra:
monumento o servizio?"

Il PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza) ha avviato bandi per la costruzione di palestre scolastiche a cui aderire entro il 28 febbraio, anche con più richieste. I bandi ovviamente vanno vinti, ma è ragionevole credere che avremmo avuto buone probabilità. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Palestre. Casalmaggiore ha bisogno di un palazzetto dello sport o ha più bisogno di strutture diffuse adatte alle esigenze scolastiche? A chiederselo la consigliera di Vivace & Sostenibile Annamaria Piccinelli.

Al via – scrive – i finanziamenti statali per le palestre scolastiche. A Casalmaggiore sono quattro su sei le scuole che non hanno una palestra nel loro edificio: Primaria Marconi, Primarie Diotti di Vicobellignano e Vicomoscano e l’IeFP Santa chiara, per un totale di più di mille ragazzi. A parte la Primaria Marconi che a pochi passi ha il centro Baslenga, le altre due Primarie, per fare un’ora di motoria devono prendere il pulmino. La cosa da notare è che dopo la costruzione del palazzetto, la situazione per le scuole rimarrà sostanzialmente invariata, forse qualche acrobazia in meno negli incastri orari, ma continueranno a spostarsi e frequentare ambienti usati anche da molte altre persone con le conseguenti precauzioni. Proviamo invece a pensare quale poteva essere un altro scenario completamente diverso.

Il PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza) ha avviato bandi per la costruzione di palestre scolastiche a cui aderire entro il 28 febbraio, anche con più richieste. I bandi ovviamente vanno vinti, ma è ragionevole credere che avremmo avuto buone probabilità. Pensiamo anche che, al posto del palazzetto, si fosse optato per una palestra omologata per il basket e con 150 spettatori  (pensando a convenzioni con Viadana).

Vorrei ora mettere a confronto questi due scenari: palazzetto unico oppure palestre diffuse. Nel secondo caso avremmo cementificato complessivamente meno (ogni palestra scolastica è di 200mq e la palestra da basket meno di 1000mq), perché non avremmo avuto bisogno di parcheggi. Ogni scuola avrebbe avuto un proprio spazio che avrebbe evitato continui spostamenti di pulmini e avrebbe consentito vani di riserva dopo che i distanziamenti hanno reso gli ambienti esistenti insufficienti ad esempio per i dormitori. Con la seconda soluzione avremmo salvaguardato uno dei punti più belli e suggestivi del nostro paesaggio. Infine nel secondo scenario avremmo speso un quarto di soldi pubblici e metà dei soldi comunali previsti per il solo palazzetto.

Nella peggiore delle ipotesi, ossia di non imbattersi più in altri finanziamenti (molto remota), potremmo dire che con la stessa cifra impiegata dal Comune per il palazzetto, avremmo potuto avere  servizi diffusi, realmente a misura di bambino, di organizzazione scolastica e senza trasferimenti in pulmino, una nuova palestra per basket inserita in un complesso adatto come il centro sportivo Baslenga e la salvaguardia del paesaggio.

Nel primo scenario invece, quello del palazzetto, io continuo a non vedere una politica rivolta all’interesse dei più, bensì un grande monumento al Sindaco Bongiovanni e un motivo di orgoglio per la società sportiva che lo gestirà. Intendiamoci, non sono pratiche di oggi, anzi sono vecchie come il mondo e ogni sindaco le ha perseguite. Scelte legittime, ma, a mio modo di vedere, ennesima dimostrazione di come politiche diverse, porterebbero a risultati molto differenti. Ho comunque protocollato la richiesta all’Amministrazione, di valutare lo stesso la partecipazione al bando, almeno per una delle due scuole fuori da Casalmaggiore”.

redazione@oglioponews.it

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